Il mondo del wedding planning è cambiato radicalmente nel giro di pochissimi anni.
Ho iniziato a fare i primi corsi nel lontano 2007 e ho aperto l’agenzia “Colorato di Pink” solo nel 2012, ovvero 5 anni dopo. In quegli anni ho fatto davvero tanta gavetta, studiato molto anche da colleghe americane, ho aiutato ad organizzare e coordinare tantissimi matrimoni, un paio anche molto da vicino, sentendomi a volte fin troppo coinvolta nei preparativi.
Quando, in quegli anni, incontravo persone nuove e, dopo i primi saluti, durante le chiacchiere, mi chiedevano che lavoro facevo, spiegare che ero una wedding planner creava non poche difficiltà. Solo le ragazze prossime al matrimonio avevano sentito parlare di questa nuova figura professionale che arrivava dall’America ma la maggior parte di loro non aveva ben idea di cosa facessimo nè a cosa servissimo.
La professione, poi, piano piano, anche grazie ad una maggiore diffusione della rete e dei social network, oltre ad un radicale e profondo cambiamento del matrimonio, si è insinuata nelle mente delle persone.
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In questi anni la parola wedding planning è stata usata spesso, anche se altrettanto spesso è stata maltrattata da chiunque in qualche modo lavorasse nel mondo dei matrimoni (fa niente se in realtà erano catering, fioristi o negozi di bomboniere). Diciamo che “faceva figo” anche se nemmeno a loro era ben chiaro cosa facesse.
Eppure, il lavoro è racchiuso proprio nella traduzione del nome: WEDDING PLANNING = ORGANIZZAZIONE DEL MATRIMONIO.
Semplice e regolare. O no?
La pianificazione, l’organizzazione del matrimonio può anche essere facile: si fissa una data, si cerca la chiesa o la sala comunale dove celebrare il rito, la location in cui festeggiare, il fotografo e il video operatore per rendere immortale il grande giorno, la musica per non far annoiare nessuno, la fiorista per qualche decorazione. Semplice, giusto?
In teoria, sì.
In pratica, no
Il matrimonio, negli anni, si è arricchito di dettagli, di momenti di intrattenimento e di divertimento. C’è la cerimonia personalizzata, un momento particolarmente romantico appena terminata la cerimonia, escort card, il photobooth per gli invitati, la confettata, il buffet di dolci, i vari corner tematici (sigari e cioccolato, donuts, pimp your drink), le sparkling candle al momento del taglio della torta, il lancio dei palloncini e potrei continuare a lungo.
Tutti questi aspetti devono essere incastrati tra loro in maniera perfetta, deve essere un meccanismo che non si inceppa, tutti devono sapere cosa fare e quando.
TUTTI. Capito? Tutti.
Se qualche aspetto si inceppa, tutta la festa, tanto attentamente pianificata, rallenta, salta e perde la fluidità che rende un matrimonio divertente un banale matrimonio normale. E so che tu non vuoi che i tuoi ospiti si annoino il giorno delle tue nozze.
Dicevo (scusa, ogni tanto perdo il filo del discorso): quando racconto che lavoro faccio alle persone, mentre i primi tempi mi guardavano stranita chiedendomi chi fosse la wedding planner, cercando di capire come potessi essere utile al matrimonio, ma più spesso pensando fossi una perdigiorno o che li stessi prendendo in giro, adesso invece passo le serate ad ascoltare tantissimi aneddoti.
Sia divertenti, sia di quelli che fanno accapponare la pelle.
Più spesso, però, mi sento dire “eh, magari ci fosse stata la wedding planner… io -in quel caso testimone, amica della sposa, damigella- mi sarei rilassata e goduta il matrimonio”
Infatti quando stai organizzando il matrimonio e crei un evento complesso, pieno di intrattenimenti, piccole sorprese e angoli speciali che faranno restare a bocca aperta i tuoi occhi, vuoi che tutto sia davvero perfetto.
Giusto?
Se poi ha aggiunto anche la cerimonia celebrativa all’aperto e magari hai scelto di personalizzarla, le cose da controllare si complicano.
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Quello che sto per scrivere ti sembrerà la bufala del 2017, ma dopo quasi 10 anni nel settore, ti posso confermare non esserlo: Coordinare un matrimonio è l’aspetto più difficile di tutta l’organizzazione.
Non mi credi? Lo so, lo capisco.
Non hai mai organizzato un matrimonio (aver accompagnato la tua amica all’incontro col fotografo o aver sistemato il tavolo della confettata NON vuol dire organizzare/coordinare un matrimonio) e quindi non puoi sapere cosa accade, per davvero, quel giorno.
Vuoi avere un anticipo? Leggi questa storia, una storia vera su chi non ha scelto di avere un coordinatore nel giorno del matrimonio.
Ma non ti preoccupare, perchè per tua fortuna si può evitare e sei ancora in tempo.
La soluzione è più semplice di quello che pensi.
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Cosa puoi fare adesso?
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