Devo dirtelo, devo essere sincera.

Il male di ogni matrimonio sono GLI INVITATI.

Durante la lunga giornata dell’evento che è il tuo matrimonio, capiteranno tanti piccoli impicci e imprevisti ma di solito vengono tutti prontamente risolti.

Se hai scelto il servizio di coordinamento, probabilmente nemmeno ti accorgerai di questi imprevisti perché è proprio obiettivo del mio lavoro fare in modo che tu non ti accorga di nulla: tutto viene risolto prima del tuo arrivo.

Niente di grave e tutto risolvibile, comunque i fornitori -che hai scelto con criterio- si impegneranno per offrirti il miglior servizio possibile.

Quel giorno volerà in un lampo, passerà senza che nemmeno te ne rendi conto e tutto sarà davvero stupendo perché… è andato esattamente come volevi tu.

Gli invitati al matrimonio sono la più grande causa di problemi del giorno delle nozze.

Creeranno problemi prima, dopo e durante il matrimonio.

Ecco perché me la prendo con loro.

Prima perché ti faranno impazzire con le richieste di conferme e scoprirai quante persone, inizialmente entusiaste, si inventeranno palle colossali per non venire.

Momento Real Wedding: è capitato al matrimonio di Antonella. La settimana prima dell’evento ha ricevuto il 40% delle defezioni e tantissime le ha scoperte solo perchè ha avuto la buona educazione di chiamare per avere conferme.

Durante perché si credono in vacanza e non ospiti, quindi “pretendono” la qualunque (a danno degli sposi)

Momento Real Wedding: al matrimonio di Fabiana, alcuni ospiti hanno quasi preteso che, in attesa dell’arrivo della sposa, servissero loro (e solo a loro) un aperitivo con del prosecco e qualcosa da mangiare. L’acqua a disposizione non era sufficiente.

Dopo, perché avranno sicuramente da ridire qualcosa.

Momento Real Wedding: quando Marta, nei giorni dopo il matrimonio, entusiasta perché tutto è andato molto bene, mi ha confidato che una sua collega ha criticato l’allestimento floreale quasi non ci volevo credere. È come se inviti a casa tua per una cena una persona e questa dice che è andato tutto bene ma il copriletto della camera era brutto. 

Come sai ormai l’esperienza insegna molto più di 100 corsi, certe cose le impari solo vivendole e, spesso, alcune non riesci nemmeno a immaginartele fino a che non ti si parano davanti.

In quel caso, puoi solo fare affidamento al buon senso e al sangue freddo, due caratteristiche ogni wedding planner dovrebbe avere.

È credenza comune che una brava wedding planner debba essere creativa e organizzata. Sicuramente sono doti importanti, ma quello che in realtà serve per poter fare bene questa professione sono il buon senso, il sangue freddo, la capacità di resistenza allo stress e quella di prendere ottime decisioni in pochissimo tempo.

Ma arriviamo al punto del post:

Scopri la lista dei peggiori invitati al tuo matrimonio

Ad ogni matrimonio ci saranno questi tipi di invitati.

È bene conoscerli per sapere in anticipo a cosa andrai incontro.

Non so te, ma io preferisco sempre essere pronta prima. Vediamo insieme la lista dei peggiori invitati al tuo matrimonio.

1.CHI NON SI PRESENTA

Sei impazzita a stare dietro alle conferme.

Qualcuno non aveva confermato per semplice ingenuità, convinto che ricevere la partecipazione era già garanzia della propria presenza.
Qualcun0 per motivi di lavoro ti ha tenuto in forse fino all’ultimo, invece qualcuno proprio sembrava fregarsene, come se aspettasse di avere altri impegni per non venire.

Ma ce l’hai fatta e, come concordato col ristorante, hai dato conferma del numero definitivo una settimana prima della data delle nozze.

Peccato che oltre alle defezioni dell’ultimo minuto (bimbi ammalati, imprevisti di ogni genere) ci si mettono anche quelli che non si sono proprio presentati. La mancanza è segnalata dai genitori o dagli amici, che notano l’assenza di un nome sul tableau.

Senza una giustificazione valida e certificata, sono persone da bannare dalle proprie amicizie.

2.CHI SI PRESENTA… ACCOMPAGNATO

Hai dato la partecipazione con un solo nome scritto sopra, il suo.

La persona in questione non ha mai fatto cenno ad alcun +1 e poi, a sorpresa, il giorno del matrimonio si presenta accompagnato. Il +1 in questione si presenta agli sposi che devono per un attimo abbandonare i propri ospiti per avvisare il ristornate dell’aggiunta, cercare di ricordarsi a quale tavolo era stato messo, cercare di fare posto.

Solo a me sembra estremamente maleducato?

Ripetiamo la regola generale: se sulla partecipazione c’è scritto un solo nome, è invitata solo quella persona. L’eventuale +1 dovrà essere proposto dagli sposi stessi. 

3.CHI SI CREDE LA SPOSA

Declinato al femminile perché di solito sono le invitate a fare questi scivoloni.

Anche se il galateo è abbastanza chiaro su come è bene vestirsi ad un matrimonio, sembra che qualcuno ancora non lo conosca: o troppo casual, al limite da una giornata al mare, o troppo sfarzosa, roba che nemmeno per la prima alla Scala di Milano.

Invitate con abiti lunghi, di colori accesi, super vistosi al limite del kitch, ancora più truccate e acconciate della sposa stessa. Mettiti l’anima in pace, anche al tuo matrimonio ci sarà qualcuno che sarà un po’ troppo conciata…

Sono io la prima a sostenere che “una donna non è mai abbastanza elegante e abbastanza ricca” (cit.) ma eleganza non vuol dire essere appariscente.

Peggio ancora quando trovi l’invitata vestita… di bianco.

E spesso, sono proprio le suocere o le cognate a vestirsi di un colore molto chiaro.

4.CHI CRITICA TUTTO

Al grido di “io non avrei mai fatto così”, ha da dire su tutto.

Dall’ingresso alla cerimonia, al rito scelto, all’abito, senza risparmiare location, buffet, torta e ogni genere di dettaglio.

L’invitato criticone ha da ridere su ogni aspetto e, peggio, fomenta quelli vicini a te. Si preoccupa sempre di dire la sua sapendo per certo che qualcuno concorderà.

Premesso che è normale che a qualcuno non piaccia qualche aspetto, mettere d’accordo tutti, anche persone con gusti molto distanti dai tuoi è impossibile, non si rompe l’anima agli altri passando il tempo a criticare.

È il matrimonio di chi l’ha organizzato e rispecchia le loro volontà. Se una cosa non piace ma non è ostativa allo svolgimento dell’evento, non si deve dire nulla.

Zitti. Muti.

Davvero, caro invitato, pensi che far sapere alla sposa che il suo bouquet non ti piace, che non ti piace l’addobbo in chiesa o che tu avresti messo il sorbetto tra i primi e i secondi cambia qualcosa?

La risposta è semplice, ma se non dovessi saperla te lo dico io: NO, NON È NECESSARIO.

E se anche ci fossero problemi al servizio (e potrebbero capitare) e il tavolo non fosse servito contemporaneamente, è estremamente superficiale sottolineare anche questo alla sposa.

Ne quel giorno (crei ansia inutile), ne nei giorni dopo (se hai mangiato e il tuo piatto è arrivato solo 2 minuti dopo gli altri, non è un problema).

5. CHI PRETENDE

C’è sempre qualcuno che pretende.
Pretende che venga servito per primo perché se non mangia entro 5 minuti ha un calo ipoglicemico, pretende di avere attenzioni extra, pretende cose che non sono nel menù e per le quali non ha avvertito prima gli sposi.
Non ti piace la pasta proposta? Sono sicura che il risotto in alternativa andrà comunque bene. Non ti piace nemmeno il risotto? C’è sempre il menù bambini. Anche quello non va bene? Stai a casa. Non è possibile fare piatti extra al momento, non è un ristorante dove si ordina alla carta con le variazioni.
Se non ci sono allergie gravi o malattie, se la tua critica è dettata non da credenze (vegetariani e vegani) ma solo perchè sei schizzinoso e, soprattutto, non hai avvertito gli sposi e quindi la cucina, non hai alcun diritto di avanzare pretese.
 
Manchi di rispetto agli amici che ti hanno invitato e, soprattutto, manchi di rispetto alle persone che stanno lavorando.
Capita spesso che ai matrimoni non venga servita la coca-cola. Non è cattiveria, non è nemmeno una questione di prezzo. Se non è stata concordata prima, non è magari stata acquistata e pertanto non disponibile. Accade soprattutto con i catering, che portano in location solo il necessario per il matrimonio.
Lamentarti con gli sposi (i quali, imbarazzati, ti dovranno dire che non era prevista o che non ci avevano pensato) o, peggio, lamentarti col catering (il quale ti risponderà che non era prevista e che gli sposi non l’hanno voluta) non serve a nulla.
Caro invitato, ti assicuro che il matrimonio non è andato male per questo motivo. Come dice la mia mamma… se hai sete, bevi l’acqua.
C’è anche chi pretende più attenzioni, la bomboniera più bella, il posto migliore… l’elenco è infinito.

6. I TESTIMONI

Proprio le persone che hai scelto tra gli amici più cari, quelli sulle quali pensavi di poter sempre contare, che avrebbero preso il loro ruolo seriamente.
Menzione speciale la meritano loro, che per essere testimoni hanno pretese ancora più grandi, che non aiutano la sposa ma si credono invitati VIP, che arrivano in ritardo di ben mezz’ora.
Sì, se pensi che sia una assurdità… è capitata anche questa. Varie volte.
E in un caso, è stata anche l’invitata peggio vestita.
Come dico sempre, però, io posso salvarti solo dagli errori dei fornitori o da imprevisti gravi e fare in modo che tutto sia come hai desiderato tu… gli invitati toccano (purtroppo) a te.
L’unico consiglio che ti posso dare, per esperienza doppia, è quello di PRENDERE I COMMENTI CON LE PINZETTE.
Se i commenti che arrivano riguardano scelte stilistiche o di gusto, allora ignorale. La scelta dei dettagli è una questione personale, deve rappresentare voi e devono piacere a voi.
Commenti sull’abito, sul bouquet, sulla scelta della location e via dicendo non ti devono tangere. Non si può piacere a tutti e non è nemmeno obbligatorio farlo.
Il paragone con la casa calza a pennello: gli amici vengono a casa vostra per stare con voi e per godere della compagnia. Chissenefrega se non piace la cucina rossa, il pavimento in cotto o la camera in stile retrò. Mica ci abitano loro.
Mi viene da adire che è più importante che trovino casa pulita e vivibile, che si sentano bene e passino del tempo di qualità. Il resto, è davvero superfluo.
La stessa cosa dovrebbe accadere per il matrimonio. Se hanno mangiato qualcosa (l‘abbuffata non è più di moda), sono stati bene in generale e hanno passato una piacevole giornata, non hanno (o, almeno, non dovrebbero avere) nulla da recriminare.
Ecco, finalmente ho scritto quello che volevo dire da tempo.
P.S. Piccola confessione: io stessa, ingenuamente, tempo fa, ho fatto errori simili. 
Mi sono vestita con un tailleur pantalone beige e la camicia nera al matrimonio di una mia collega (!), non ho confermato la partecipazione all’ultimo matrimonio perché la davo per scontata (essendo amici, mi era sembrato superfluo) e ad un matrimonio, stanca di bere acqua e non bevendo prosecco, ho chiesto una coca-cola.
Però, a mia discolpa, posso dire che è stato tanto tempo fa, quando ancora non facevo la wedding planner!
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