Quando si parla di tradizioni, e ancora più nello specifico di tradizioni del matrimonio mi parte l’embolo.

Ora ti spiego.

Hai mai guardato il programma “4 ristoranti”?

Alessandro Borghese, chef, organizza la sfida tra 4 ristoratori. Ogni puntata ha un tema ben preciso, i proprietari mangeranno a turno in tutti i ristoranti e daranno voti precisi ad alcune categorie.

Immancabilmente, in ogni puntata, qualcuno criticherà il piatto di qualcun’altro, adducendo come motivazione che “non è il piatto della tradizione”.

La risposta, nemmeno a dirlo, è sempre “quella è la mia tradizione“.

Appunto.

Questa cosa delle tradizioni, secondo me, è un po’ una cagata (licenza poetica).

Io sono una grandissima fan delle tradizioni, inteso come abitudini che vengono ripetute con regolarità nel tempo e negli anni.

Mi piace crearne di nuove e non mi faccio scrupoli a lasciar andare quelle che sento non appartenermi più.

Mi piacciono le tradizioni della mia famiglia di origine, che sia la Pinacola della vigilia di Natale o il giro dei cimiteri il 1 novembre con tappa obbligata alla bancarella della tirataca.

Mi piace però averne di mie, da creare con la famiglia che mi sono scelta: il mio fidanzato, il mio cane e gli amici.

Premesso ciò, torniamo all’argomento di questo blog e di questo post, parlando appunto di un evento ricco di tradizioni: il matrimonio.

Prova a fare un elenco mentale di quante ne conosci e quante di queste cambiano da regione a regione.

  • L’abito da sposa deve essere regalato dalla suocera.
  • La camera da letto degli sposi deve essere fatta da donne nubili.
  • L’entrata in chiesa è da fare con il papà
  • Nei giorni prima del matrimonio si organizza una festa nella futura casa degli sposi così che tutti possano portare i regali e vedere la casa.
  • Bisogna avere qualcosa di nuovo, di vecchio, di prestato e di blu
  • Il bouquet lo consegna la suocera, oppure lo sposo, oppure te lo deve portare a casa la fiorista e non lo deve toccare nessuna altra donna prima del matrimonio.

Potremmo andare avanti per ore.

La cosa bella è che tutte sono giuste. E nessuna è valida.

La tradizione è importante per chi la vive, ma non avendo un’origine accertata che la faccia apparire come ufficiale e venendo interpretata sempre in maniera diversa, spesso solo in base a quello che interessa, è sempre ben accetta se non interferisce con quello che vuoi tu.

Quindi, cambiano le tradizioni del matrimonio.

Cambiamo le tradizioni del matrimonio

Cerco di essere più chiara.

Nel 2018 il matrimonio è un evento vero e proprio. Non è più solo l’unione di due ragazzi che si amano e che offrono il pranzo a chi conoscono, ma è il loro modo di presentarsi come marito e moglie ai loro amici.

La cerimonia non è più solo quella in chiesa.
Gli abiti non sono più solo bianchi.
I ristoranti non fanno più pranzi lunghi e infiniti.
Non si esce più da casa dei genitori per iniziare una nuova vita insieme.

Quindi, alla luce di questi dettagli, se qualche tradizione non ti piace, ti sta stretta o non la senti tua… fregatene e ignorala.

Anzi, ribalta pure la tradizioni del matrimonio se queste ostacolano quello che vuoi fare.

Ricorda che nulla è dovuto che non c’è scritto da nessuna parte che “si fa così”. Si fa così se tu lo vuoi.

Chiediti sempre se a te piace. Se la risposta è sì, allora segui le tradizioni del matrimonio con gioia.

Se la risposta è no, non farlo e fai quello che ti fa stare bene.

Ti faccio un esempio pratico.

Parliamo dell’entrata della sposa alla cerimonia.

Di solito la sposa è accompagnata all’ingresso dal papà.

Negli anni ho visto spose che non avevano il papà entrare al braccio della mamma (forse l’entrata più bella di sempre), al braccio del nonno, del fratello o, semplicemente da sola per un pezzo di percorso per poi farsi venire a prendere e accompagnare nell’ultimo tratto dal futuro marito.

Anche io romperò questa tradizione. Anche se il mio papà è vivo e vegeto, i rapporti con lui negli anni sono molto cambiati e io non me la sento di entrare al suo braccio solo per rispettare una tradizione.

Non sarebbe vero, non mi sentirei a mio agio.

Lui resterà nelle prime file alla mia sinistra, come da galateo e io entrerò accompagnata da Dafne. Sì, con il mio chihuahua.

Folle? Un po’, ma non sai questa cosa quanto mi piace e come la vivo bene. Sono emozionatissima di prendere in braccio la mia bimba e… camminare verso il nostro amore.

Sai cosa ti serve per deciderti a rompere le tradizioni del matrimonio? La wedding planner!

Avere al tuo fianco qualcuno che ti supporti, che sia dalla tua parte e che sia pronta a intervenire per rendere il matrimonio fluido anche se qualcosa non viene fatto “come si è sempre fatto”, è un grandissimo aiuto.

Spesso le persone vicine a te sono contrarie a qualcosa di nuovo e di mai visto, la maggior parte delle volte perché va contro i loro ideali (che sono, appunto, i loro e non i tuoi) o più spesso perché hanno paura. Le cose nuove spaventano e non tutti sono pronti ad accogliere le novità.

Se ci sono io al tuo fianco, invece, potrai confrontarti con qualcuno che fa i tuoi interessi e che ha a cuore la riuscita del matrimonio.

Un appoggio sempre e comunque, qualunque cosa accada.

E mi sembra non sia una cosa da poco.

Cosa puoi fare adesso?

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