Cara sposa,
sai già che io sono una wedding planner un po’ atipica e che ti capisco molto bene.
Stai organizzando il tuo matrimonio e sicuramente hai avuto a che fare con la categoria delle wedding planner e ti hanno fatto paura.
Ti dico che hai ragione, le wedding planner fanno paura anche a me.
Perchè la maggior parte delle mie colleghe si fanno passare per delle esaltate del wedding, si ergono a paladini del buon gusto e custodi universali dei segreti dell’organizzazione del matrimonio.
Anche io avrei paura se mi stessi per sposare e dovessi scegliere qualcuno che mi aiuti: proprio come te, avrei gravi, gravissimi problemi ad approcciarmi con la categoria.
Partiamo dal presupposto che non mi piace la troppa convinzione e non mi piacciono i fanatismi, in qualunque settore.
Dal calcio alla religione, passando per la politica e per le convinzioni personali, ho paura di tutti gli esaltati fissati e troppo convinti, che non accettano punti di vista diversi dal loro.
Rispetto ogni idea, anche se a volte non la capisco e/o non la condivido. Questo rispetto non è quasi mai ricambiato dai fanatici perchè o sei d’accordo con loro o non meriti attenzione.
Il settore del wedding, in breve tempo, si è riempito di troppe persone “troppe convinte” che il loro lavoro sia questione di vita e di morte.
Una bottoniera sproporzionata e infilata nel taschino rispetto ad una appuntata sul bavero della giacca, una sposa con un abito un po’ vistoso e particolare rispetto ad una più elegante, un pranzo tutto seduto rispetto ad un dinamico buffet può far impazzire alcune “colleghe” (sì, le virgolette sono volute), che urlano allo scandalo, al pessimo gusto, alla tragedia.
E subito iniziano ad additare la poca professionalità (?), la rovina della festa di matrimonio (?), instaurando nella sposa il sacro terrore di fare qualcosa di brutto.
Eppure non dobbiamo dimenticarci che fin dalla notte dei tempi ad organizzare i matrimoni sono sempre state le mamme e le spose stesse, spesso con risultati davvero notevoli e che gli errori eventualmente compiuti sono stati semplicemente frutto di poca attenzione a qualche dettaglio non considerato importante.
Fare dei centrotavola una malattia, ecco, mi sembra un pochino esagerato.
In ogni caso non bisogna dimenticare che il giorno del matrimonio si festeggia l’amore di due persone, la volontà di una coppia di iniziare una lunga vita insieme e di celebrare l’unione con tutte le persone che gli vogliono bene.
Una wedding planner, forse, più che evitare scivoloni di stile (anche se è bene seguire qualche consiglio), deve stare attenta che tutto funzioni alla grande, che le cose vadano davvero alla perfezione e che tutti lavorino al meglio per dare esattamente agli sposi QUELLO CHE GLI SPOSI VOGLIONO.
Mi sembra che per alcune “colleghe” (in questo post le virgolette sono davvero necessarie) impongano il loro gusto e quello che “si deve fare” rispetto al vero gusto della coppia.
Qualche anno fa mi è capitata un coppia in cui lei ha voluto noleggiare dei gonfiabili per adulti. Sì, esatto, i gonfiabili che si trovano al luna park.
Loro sono due a cui piacciono i luna park, che amano i giochi in scatola e per il loro matrimonio hanno realizzato un desiderio.
Strano? Sbagliato? Non sta a me deciderlo. Io ho fatto quello che loro volevano, facendo in modo che tutto filasse liscio e che non ci fossero intoppi di sorta.
Anche un gonfiabile può essere divertente se montato per tempo, se gestito con criterio e se ottimizzato per dare a tutti, sposi e invitati, la possibilità di inaugurarlo.
Magari si può consigliare di omaggiare le signore di un pantalone per scivolare meglio, di calzine da mettere al posto dei sandali e un angolo per rinfrescarsi dopo il divertimento. Ecco, io aiuto ad organizzare al meglio le tue idee, ma non le boccio (a meno che non siano effettivamente impossibili -esempio non ci fosse spazio-, ma anche questo punto è dato solo dal buon senso e non dal mio gusto personale).
Spesso tu stessa sei più preoccupata di sapere se una cosa “si fa” o “è giusto farla”, quando in realtà dovresti solo pensare a cosa vuoi fare in quel giorno e chiedermi come io posso aiutarti a realizzarla nel modo migliore per tutti: per te, per i tuoi ospiti.
Folle? Rivoluzionario?
A quanto pare, SI’.
SI’, perchè se non fai il matrimonio classico-iper-raffinato-e-formale per alcuni “colleghi” non sei nessuno.
Soprattutto, non conti nulla e non puoi dare alcun valore se non organizzi tutto dall’inizio alla fine.
Anche questa opzione, per me che sono la prima wedding planner specializzata nel coordinamento del matrimonio, che intervengo solo a preparativi quasi completati per aiutarti a rilassarti e a toglierti le castagne dal fuoco quando le cose si fanno più pesanti, è inconcepibile.
Organizzare il proprio matrimonio è divertente. Punto. E tante ragazze non aspettano altro.
Io so che tu hai voglia di perdere tempo su Pinterest, di passare ore e ore a guardare cosa si usa e come si fanno alcune cose, che non vedevi l’ora di girare per atelier e location. Perchè, diciamoci la verità, è maledettamente divertente!!
Le informazioni che si trovano in rete sono tantissime, alcune molto valide (come appunto Colorato di Pink – il blog). Hai il supporto di chi si è sposato prima di te, di tua mamma che aspetta questo giorno da sempre, della suocera… anche i consigli negativi sono una manna dal cielo perchè ti aiutano a capire cosa non vuoi e cosa non devi fare.
Per fortuna è possibile ora unire le due opzioni: organizzare il matrimonio e avere un supporto adeguato.
Il problema che può incontrare chi sceglie di organizzare il matrimonio da sé è sempre lo stesso: imprevisti che non possono essere gestiti dagli ospiti perchè non hanno le competenze necessarie.
La mamma deve fare la mamma, deve emozionarsi, deve agitarsi e deve passare il tempo a salutare tutti gli ospiti.
La testimone deve fare la testimone. Sicuramente deve aiutare la sposa se ci fosse qualcosa, ma non può assumersi responsabilità di dover risolvere eventuali problemi causati da fornitori poco affidabili.
In teoria, con una wedding planner che ti ha seguito dall’inizio alla fine, questi rischi non dovrebbero nemmeno esserci (ma, in ogni caso, ci sono anche lì) ma ti garantisco che anche assumendo solo il coordinatore si riesce a intervenire per tempo.
L’errore, infatti, è dato spesso dalla non preparazione del fornitore: se qualcosa va storto e il fornitore non è pronto all’imprevisto, si può trovare spaesato e incapace di risolverlo.
Il coordinatore del matrimonio, io, dotato di reali doti di problem solving, può intervenire tempestivamente e dare alternative valide e nemmeno farti accorgere dell’imprevisto.
Mi sono anche sentita dire che la wedding planner non deve solo consigliare.
Follia!
Hai ragione, io e te possiamo anche non diventare amiche, non è necessario. Ma arriverò a conoscere così bene il tuo matrimonio e a sapere cosa desideri e come vengono fatte le cose che nemmeno la tua migliore amica. Se ti darò consigli, sono tutti orientati a quello che è meglio per la realizzazione del tuo progetto matrimoniale e non solo il mio buongusto o quello che ha fatto la collega della tua migliore amica.
Perchè nessuno meglio di te sa cosa vuole per il matrimonio.
Quindi, capisco perfettamente che tu sia terrorizzata dalle wedding planner.
Oltretutto, capisco anche che fai molta fatica a capire quando si tratta di hobbyste o di professioniste affermate, tra chi è più preoccupato dell’apparenza, del buon gusto e del fiocco che non della praticità nell’organizzazione.
Il numero di matrimoni realizzati aiuta a fare una prima valutazione, ma non è garanzia che poi questa persona sappia esattamente cosa fare quel giorno.
Se stai pensando ad una wedding planner che ti aiuti ad organizzare il tuo matrimonio per intero, posso darti qualche dritta per sapere come fare a scegliere tra le mille agenzie che nascono quotidianamente.
Segui il blog e i social delle wedding planner che più ti ispirano, quelle che, “a pelle”, senti più affini: per stile, per come scrivono, per quello che dicono, per come vivono l’approccio al matrimonio.
Non hanno social, non hanno una pagina FB attiva, non scrivono nulla? Hum…
Poi incontrale: il primo appuntamento è sempre gratuito e non impegnativo, serve appunto a conoscersi e a capire se sarà possibile lavorare insieme per tanti mesi. Fai tutte le domande che ti senti, chiedi anche di matrimoni passati, ascolta i suoi racconti e aneddoti e solo dopo fai le tue valutazioni.
Se, invece, hai deciso di organizzare da te il matrimonio… poi però chiama me e ti aiuto a definire i dettagli negli ultimi mesi e ti posso assicurare la riuscita perfetta del tuo matrimonio!
Perchè l’occhio attento e allenato di chi è specializzata da 5 anni nel coordinamento del matrimonio fa davvero una bella differenza, lasciando libere amiche e mamme, che non sanno nulla di come sono state organizzate le nozze, che non conosco i fornitori e i fornitori stessi non hanno interesse a relazionarsi con loro in quanto sanno non avere alcun potere decisionale, di divertirsi e di non farsi carico delle tue ansie e delle tue preoccupazioni.
Forse faccio questo ragionamento perchè, per tantissimi anni, prima di arrivare la mondo wedding, ho lavorato negli eventi aziendali e mi sono resa conto che la fissazione per alcuni dettagli di stile è importante ma non fondamentale per la vera riuscita dello svolgimento dell’evento. Che i dettagli sai meglio tu di me come li vuoi.
Forse è meglio che il cibo sia ottimo e che tutti vengano serviti nello stesso momento, che i centrotavola non manchino sui tavoli e che siano come piacciono a te, piuttosto che fissarsi sullo stile del piatto, sul punto esatto del bicchiere del vino rispetto al coltello o alla grandezza della bottoniera dello sposo se, a te, piace in un certo modo.
Forse, però, sono io che sono atipica e sto dicendo un mare di eresie.
Potrebbe essere se finora le mie coppie e le recensioni ricevuta sulla pagina Facebook non mi diano ragione.
Vivere serenamente il matrimonio, non avere timore di imprevisti e sapere che, se dovessero accadere, qualcuno è pronto ad aiutarti, vale molto di più della scelta della palette e della fiorista che consegna il bouquet a casa.
Ti auguro una buona continuazione con i tuoi preparativi e, se vuoi, sono qui per una consulenza.
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Cosa puoi fare adesso?
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