Uno dei momenti più attesi di tutto il matrimonio è l’ingresso della sposa.
Non importa se in una chiesa, in una sala comunale o in un giardino… quel momento in cui appari ai tuoi ospiti vestita da sposa, stupenda ed emozionata è UNICO.
E non ripetibile.
Ecco perché il corteo d’ingresso è un momento che riguarda il matrimonio a cui porre attenzione.
Certo: funzione, promesse, scambio delle fedi e compagnia bella rappresentano il vero matrimonio.
Ma la scenografia intorno è altrettanto importante.
Non ho voglia di annoiarti con i vari elenchi del corteo possibile, da quello più formale (in cui la tua mamma dovrebbe entrare al braccio del papà dello sposo) a quello più classico o di tradizione.
Anzi, ad essere sincera nemmeno me li ricordo con precisione quindi se stai cercando cosa dice il galateo ti rimando a blog di colleghe con meno fantasia di me.
Io voglio parlare di quello che piace a te e voglio consigliarti su come rendere perfetto IL TUO CORTEO.
Quindi, ecco alcune curiosità che è sempre bene sapere.
Come avviene l’ingresso della sposa?
Di solito funziona così: prima entro lo sposo al braccio della sua mamma, poi entrano le damigelle e paggetti, poco prima della sposa chi porta le fedi e, infine, la sposa con il papà.
Ovviamente tutto questo può cambiare senza alcun timore di sbagliare. Perché conta solo quello che piace a te.
Ti faccio un esempio.
Momento real wedding: Barbara è arrivata alla cerimonia da sola, ma non le piaceva l’idea di entrare da sola. Suo marito, Simone, invece, non voleva rinunciare all’ingresso super tradizionale con la mamma.
Abbiamo fatto così. Simone è entrato con la sua mamma, Barbara nel frattempo è arrivata da sola godendosi gli sguardi di tutti e Simone le è andato incontro e, dopo averla presa per mano, insieme sono arrivati davanti al tavolo del celebrante.
Ecco, quando dico che tutto si può personalizzare non scherzo. Di sicuro avere un buon coordinamento agevola tutti.
Come posso coinvolgere damigelle e paggetti?
Il giorno del tuo matrimonio vuoi coinvolgere i tuoi nipotini, oppure hai già una bimba e vuoi darle un ruolo importante nel matrimonio di mamma e papà, oppure hai tante amiche e vuoi che anche solo siano partecipi attivamente nel tuo grande giorno.
Come fare, dunque, a dare un ruolo a tutti?
Il corteo d’ingresso è il momento perfetto!
Però diciamo che non è un ruolo per tutti.
Le caratteristiche che damigelle e paggetti dovrebbero avere, sono:
- essere abbastanza grandi da poter fare un pezzetto di navata da soli, camminando bene.
- non essere troppo timidi per evitare che all’ultimo, davanti a tutti i presenti, si ritraggano, si nascondano o, peggio, scoppino in un pianto disperato.
Per i bimbi deve essere un divertimento e non una forzatura ne un momento di imbarazzo.
Attenzione: potrebbero anche cambiare idea all’ultimo minuto appena si trovano davanti a 100 paia di occhi. Ecco perché fare selezione all’inizio è una buona cosa.
Se non vogliono, non devono sentirsi obbligati a fare qualcosa che va contro quello che li fa stare bene.
Ovviamente le caratteristiche dell’età valgono soprattutto per i bimbi. Immagino che le tue amiche sappiano gestire eventuali momenti di panico dovuti dall’essere per un attimo al centro dell’attenzione.
Momento real wedding: è capitato anche a me che una bimba, per la precisione la figlia degli sposi, si emozionasse. Eleonora era ormai grande, aveva 5 anni e mezzo ed era stata proprio lei a candidarsi a damigella che porta le fedi.
Faceva le prove, era convinta e continuava a dire a tutti che “si sarebbe sposata lei”. Sembrava tutto perfetto!
Arriva la sposa, quindi chiamo Eleonora e le consegno il cuscinetto con le fedi legate. Le accompagno per il pezzettino di prato dal vialetto di ingresso fino alla zona con le sedie (era un matrimonio all’aperto) e lei, appena vede tutte le persone che la guardavano, comincia ad agitarsi e… si blocca.
Per qualche minuto l’ho incitata chiedendole di raggiungere il papà o di andare dal fratello, ma sembrava immobile! Eppure lei era la prima a essersi proposta.
Poi si è sciolta e in qualche modo è arrivata a portare le fedi! Ma l’emozione può giocare brutti scherzi…!
Cosa posso far fare alle damigelle e ai paggetti?
Sia ai piccoli che alle tue amiche, puoi dare loro diversi compiti.
Ecco alcuni compiti che puoi distribuire tra i presenti
PORTA ANELLI –
Il ruolo più tradizionale per definizione, anche quello più importante.
Preoccupati solo che le fedi siano legate bene e non scivolino via… se poi sono appoggiate sul tradizionale cuscinetto, in una scatolina decorata a tema o su una composizione floreale, è bene vengano affidate a qualcuno di responsabile.
No a bimbi troppo piccoli (una mia collaboratrice racconta di bimbi scappati con le fedi) o a amiche ritardatarie.
Chi porterà le fedi, entrerà subito prima della sposa.
Hai un nipotino molto intraprendente? Ci sono delle idee su Pinterest davvero simpatiche!
FLOWER GIRLS –
Di solito il compito è affidato alle bimbe o alle amiche, che saranno le prime ad entrare subito dopo lo sposo.
Aprono il corteo lanciando (con grazia!) petali sulla navata, in attesa dalla sposa.
Se hai tante amiche, alcune di loro possono semplicemente portare dei piccoli bouquet.
PENNA E/O PERGAMENA PER LE FIRME –
La firma sui documenti ufficiali è importante, alla fine sancisce le promesse che vi siete scambiati oralmente poco prima. Quindi, se hai una penna particolarmente bella, magari una stilografica di valore, puoi farla portare (nella scatolina, su un cuscino…) da una bimba o da un paggetto.
Se è un rito simbolico o un rito civile puoi anche far firmare una pergamena, oltre al registro ufficiale, che sarà un bel ricordo da potrai appendere in casa. Arrotolala nello stile più classico e chiudila con un nastrino in tinta.
Se hai tante damigelle, una può portare la penna e l’altra la pergamena
CARTELLO CON ANNUNCIO –
Il più classico è quello in cui si annuncia l’arrivo della sposa.
In inglese “Here Comes The Bride” oppure in italiano “Arriva La Sposa”. Tenerissime le versioni personalizzate in cui la nipotina o il nipotino annuncia l’arrivo della zia con un simpatico “Zio, sta arrivando la Zia” o simili.
Il supporto dovrà essere rigorosamente a tema con il matrimonio e gli allestimenti: dalla lavagna nera allo stendardo, tutto dipende dallo stile.
Se scegli di affidare questo compito a qualcuno, puoi immaginare che sia l’ultimo ad entrare prima della sposa. Quindi il bimbo con gli anelli entrerà subito prima.
REGGIVELO –
Usanza ormai passata ma, in realtà, è il suolo più classico e tradizionale.
A pannaggio quasi sempre delle bimbe, se hai scelto un velo molto lungo o uno strascico importante, una o due damigelline possono aiutarti a sorreggere il velo, così che il tuo ingresso sia davvero regale.
Un ruolo per uno e non scontenti nessuno. Più o meno era così il detto, vero?
Allora, adesso che sai come dare un ruolo a tutti i nipotini e alle tue amiche, ti manca solo qualcuno che coordini l’ingresso.
Momento real wedding: anche per questa occasione ho un aneddoto a tema.
Partecipavo come invitata. La sposa ha chiesto alle amiche adulte di farle da damigelle. Una aveva una stupenda composizione con i fiori e le fedi, le altre sarebbero entrate in ordine di altezza con dei bouquet.
Nessuno si decideva a dare l’avvio all’ingresso. La marcia nuziale era partita, la sposa stava ancora decidendo da che lato del papà stare (per la cronaca, il papà sta alla tua destra), il fotografo era troppo impegnato a scattare con la giusta luce e dalla giusta angolazione.
Quindi la sposa ha iniziato a gesticolare e a sbraitare per dare l’avvio.
Un gesto per niente carino, che ho notato.
Con il coordinamento non accadrà niente di tutto quello sopra, perché ci sarà il #teampink a dirigere, come un bravo vigile, l’ingresso.
I tuoi invitati ti aspetteranno tutti dentro, fuori resteremo io, te e il tuo papà e le damigelline, che in realtà saranno già pronte a partire e istruite su quello che dovranno fare.
Tutto filerà liscio e tu chiuderai l’ingresso con grandissima emozione.
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Se quello che desideri è avere una giornata rilassata e serena, senza doverti preoccupare di ogni aspetto… allora sei arrivata al posto giusto.
Cosa puoi fare adesso?
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