Il 19 maggio 2018 si è svolto uno dei matrimoni più belli di sempre: il matrimonio di Harry e Meghan.
Impossibile non conoscerli, impossibile non sapere nulla. Soprattutto se sei una fan di questo blog, dei miei social o semplicemente non vivi nelle caverne.
Lui è Harry, il principe d’Inghilterra. Fratello di William, figlio di Carlo e Diana.
Lei è Meghan, un’attrice americana.
Come due giovani normali, si conoscono (sembra che siano state le amiche di Meghan a presentarle il principe… -fortunella-), si innamorano, si fidanzano e si sposano.
E il loro matrimonio viene visto in diretta mondiale. Cioè, tutti erano fermi davanti alla TV a guardare il matrimonio di Harry e Meghan, il matrimonio dell’anno.
Io purtroppo quel giorno lavoravo, quindi non ho potuto godermi la diretta dal divano di casa e farne una a mia volta.
Ma: ho tante amiche che mi conoscono bene e mi mandavano gli aggiornamenti via whatsapp, c’erano tante dirette su Instagram per seguire l’evento e, soprattutto, alle ore 13, quando è arrivata la sposa, io, Michela (la mia collega) e Elena (la sposa) ci siamo fermate davanti alla TV per vedere l’entrata in chiesa.
Commento veloce: a me è piaciuto tutto. Mi è piaciuta la cerimonia, mi è piaciuto l’abito di Meghan, semplice ma elegantissimo allo stesso tempo, la spontaneità con cui hanno celebrato il rito e la rottura di alcuni protocolli. STUPENDO!
La sera, quando sono tornata a casa dopo la lunga giornata di sopralluogo pre-matrimonio, mi sono rilassata sul divano e mi sono guardata tutta la diretta.
Ma mentre osservavo Mara Maionchi dimostrare una cultura sulla casa reale che non immaginavo e Enzo Miccio sbagliare i nomi delle persone, scambiare l’amica di Meghan per Kate, non riconoscere George e Charlotte, pensavo una sola cosa:
Come si sarà davvero svolto il coordinamento del matrimonio di Harry e Meghan?
Penso ad un matrimonio normale, che viene coordinato e organizzato.
L’arrivo degli invitati, l’arrivo dello sposo con la mamma, l’ingresso degli invitati alla cerimonia e quindi l’arrivo della sposa.
Tutti conoscono il protocollo (più o meno) e quando c’è una wedding planner che dirige viene anche rispettato.
Ma quando c’è di mezzo la Regina d’Inghilterra, cioè, quando si tratta di Elisabetta II, che si fa?
Puoi immaginare le mie domande di organizzatrice:
- ma come sanno i reali che è il loro momento di entrare?
- chi gestisce le auto e le ferma o gli fa fare il giro lungo se non è ancora arrivato nessuno?
- se la Regina arriva prima, gli altri, che fanno?
- se perdo il mio turno d’ingresso, posso andare al ricevimento o sono per sempre tagliata dalla festa?
Se ci fai caso, tutto si è svolto con una naturalezza e una scioltezza invidiabile.
È arrivato lo sposo col fratello, che hanno passeggiato fino alla chiesa chiacchierando come due amici. E nessuno gli ha rubato la scena.
Solo quando è entrato in chiesa sono arrivati i primi invitati più importanti.
Victoria e David Beckham (ma quanto bello era?), Elton John con compagno, George Clooney e Signora (che si è guadagnata il titolo di meglio vestita) e mano a mano i vari duchi, conti, principi.
Dopo sono arrivati i parenti stretti: i fratelli di Carlo, Sarah Ferguson da sola (top!), parentado vario.
Quindi Carlo e Camilla e solo alla fine, la Regina Elisabetta II nel suo completino verde evidenziatore con una piuma viola sul cappellino. STUPENDA!
Infine, Kate con i figli e le amiche intime di Meghan e, finalmente, la sposa.
Che è entrata da sola.
Ha attraversato tutta la navata con l’eleganza che la rappresenta salvo poi, nell’ultimo tratto, essere accompagnata da Carlo.
Tutto perfetto, da manuale.
E quando le cose si verificano così, senza intoppi, vuol dire che c’è stata un’organizzazione senza una sbavatura.
Mi sto chiedendo, davvero, come hanno fatto.
C’erano gli autisti con gli auricolari pronti a partire solo in un determinato momento?
Gli invitati sono stati istruiti a “non fumare la sigaretta ne a perdere tempo, ma di salutare/salutarsi e poi entrare abbastanza in fretta”?
C’era qualcuno, mimetizzato, che magari gli diceva di muoversi?
E poi, in chiesa, si sono seduti ognuno a caso o avevano i posti preassegnati?
Hanno fatto le solite scene del “tieni il posto per quella che è in ritardo” o hanno lasciato uno spazio dal vicino perché non si volevano avvicinare troppo?
C’era qualcuno che li cazziava se sbagliavano a sedersi e li facevano spostare?
Dai, ma io ce li vedo proprio a fare le solite scene che vedi fare ad ogni matrimonio. Vero che sono reali, ma alla fine sono persone come me e te.
In realtà il trucco di tutta questa organizzazione c’è: hanno ricevuto istruzioni dettagliate.
Avrai saputo, infatti, che ogni invitato ha ricevuto insieme alla partecipazione (stupenda!) un libretto informativo sulle cose da sapere per partecipare al matrimonio reale.
Pagine e pagine su: dress code, info varie, cose da fare, regole, etc.
Diciamo che sbagliare ad un evento in diretta mondiale sarebbe stata una caduta di stile imperdonabile.
Bene, credo che dovrebbe essere imposto anche ai matrimoni normali, perché trovo sempre più spesso maleducazione, poca eleganza e troppe pretese.
D’altronde, avevo già raccontato chi sono i peggiori invitati al tuo matrimonio in questo post.
Ok, tu non sei Meghan (e direi, per fortuna non stai diventando principessa.. non so se sarei capace di rinunciare a lavorare o a scrivere sui social network o portare fuori il cane a passeggio da sola) ma sei comunque LA SPOSA.
Hai tutto il diritto di:
- chiedere ai tuoi invitati di essere puntuali
- chiedere di aspettarti all’interno della chiesa o della zona della cerimonia
- chiedere di non entrare dopo di te, di non aspettarti fuori, di non passare sulla passatoia bianca.
Purtroppo non tutti gli invitati ti ascoltano. Anzi, la maggior parte se ne fregheranno perché “hanno sempre fatto così”.
Quindi ti meriti una brava coordinatrice, una wedding planner esperta di questo momento che, all’occorrenza, faccia da butta dentro, eviti che il tappeto bianco venga calpestato, chieda e mantenga ordine, lasciando liberi i primi posti per i genitori degli sposi e per le eventuali damigelle.
Ieri su Facebook ho scritto un post che parlava proprio di questo argomento. Se te lo sei persa, lo puoi leggere qui.
Un ragazza, nei commenti, ha scritto che al suo matrimonio aveva chiesto agli invitati di aspettarla dentro.
Subito dopo, risponde una sua amica dicendole che sì, erano tutti dentro, ma solo perché lei aveva chiesto loro di farlo, prendendosi però tante brutte parole.
Ecco un classico esempio di contrattempo che tu non saprai ci sia stato per cui è utile avere una wedding planner presente.
Hai chiesto che gli invitati ti aspettino all’interno?
Sarà fatto.
Come questo sarà avvenuto… sarà un mistero.
Tu vedrai solo il sagrato vuoto e io ad aspettarti per sistemarti il velo e preparati all’ingresso.
Le tue amiche saranno utilissime dando il buon esempio e invitando i loro amici più stretti ad entrare: se loro per prime prendono posto all’interno, il mio lavoro sarà più facile e avrò più tempo da dedicare a te.
Sai come sarà più facile la gestione del matrimonio se ci sarà una persona di fiducia, esperta del settore, a organizzare e coordinare tutti i fornitori?
Tu… dovrai solo divertirti.
E le tue amiche saranno lì per te!
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