Foto di copertina di Andrea Bettoni, matrimonio di Magda e Giacomo coordinato da Colorato di Pink
Organizzare il matrimonio è facile. Vero? Ma sì, insomma, tu sei già una persona organizzata e precisa, informata, a cui piace davvero tanto pianificare qualunque cosa. Sei il punto di riferimento per quanto riguarda la gestione di eventi famigliari, di coppia e di gruppo, sei quella che chiamano quando c’è da trovare la soluzione migliore e sei sempre in prima linea quando si tratta di mettere in piedi qualunque esperienza.
Ho ragione? Penso proprio di sì, perché io sono come te. Sono quella organizzata, persino un po’ maniaca del controllo, che è sempre davanti a tutti quando si tratta di fare qualcosa.
Per questo motivo sono anche la felicità di mio marito, che al mio contrario ODIA pianificare. Fosse per lui sarebbe tutto un “va beh, andiamo a vediamo”, mentre se io non ho una prenotazione e un piano di attacco tra le mani, impazzisco. Penso che se andiamo così tanto d’accordo è anche per questo motivo!
Ma cosa c’entra l’organizzazione di un viaggio con l’organizzazione del matrimonio?
Apparentemente nulla, anche se durante l’ultimo viaggio in Alsazia dopo Capodanno, tra Colmar e Salisburgo, mi sono trovata a fare dei paragoni tra la pianificazione di quella mini vacanzina e l’organizzazione del tuo matrimonio.
Come forse sai se mi segui su Instagram, per il mio compleanno (compio gli anni il 7 dicembre) Luca mi aveva regalato un weekend nella mia città del cuore, Parigi. A 12 ore dalla partenza del volo è arrivata una email di Easyjet che ci informava di aver annullato il volo causa sciopero.
Abbiamo fatto una velocissima valutazione e abbiamo deciso, a malincuore, che annullare il viaggio sarebbe stato meno stressante di riprogrammare tutto in pochissimo tempo. Dopo il primo giorno di tristezza, mi sono ripresa e ho organizzato una mini fuga nella prima settimana di gennaio, destinazione Colmar.
E’ andato tutto bene, sono stati 4 giorni molto tranquilli e rilassanti, proprio quello di cui avevamo bisogno. Ma mentre analizzavo alcune scelte fatte, non potevo fare a meno di paragoni con le nozze.
A chi serve una wedding planner (o un’agenzia viaggi)?
Sono una millennial nativa digitale, e dal mio primo viaggio da “adulta”, nel 2004, a Londra con gli amici, approfittando delle offerte delle compagnie low cost di 1€ a tratta, non sono mai entrata in una agenzia viaggio.
Mi chiedevo perché dovessi farmi organizzare il viaggio da qualcuno quando io ero perfettamente in grado di farlo da sola avendo due strumenti molto forti a mia disposizione: la capacità di usare internet e il PC in generale, e la conoscenza della lingua inglese.
Lo stesso ragionamento l’ho applicato durante l’organizzazione del mio primo matrimonio: ho ottime doti organizzative personali, esperienza data dal lavoro (organizzavo eventi e meeting aziendali in una società milanese) e voglia di farlo. Non mi serviva una wedding planner.
A dir la verità non ho mai considerato il benessere che si prova ad affidare l’organizzazione di qualcosa a chi ne sa più di te, e può darti tutte le informazioni del caso senza che tu debba perdere tempo a cercare online i dettagli.
Se avessi avuto qualcuno che conosceva bene il nord della Francia, forse a Colmar non sarei andata la prima settimana di gennaio, perché abbiamo trovato moltissimi negozi chiusi per ferie post mercatini o per inventario e gli operatori che già smontavano le decorazioni. Cioè, sapevo che i mercatini erano finiti, ma non pensavo che la città sarebbe letteralmente caduta nel letargo. Capisco che siano tutti stanchi e che per togliere la quantità di decorazioni natalizie presenti servirà un mese di lavoro, ma per me, turista, non è stato carino.
Cioè, ammetto che a Colmar non mi ha proprio sfiorato l’idea che tutto potesse essere chiuso: ho pensato che comunque è ancora “periodo natalizio”, che qualche luce sarebbe stata accesa, che è una meta turistica molto richiesta… una riflessione onesta ma non adatta.
La stessa cosa vale per il tuo matrimonio: pensa che relax sarebbe avere qualcuno che conosce il matrimonio così bene da darti tutte le indicazioni che ti servono, adeguate al tuo caso, e senza che tu perda tempo a cercare informazioni difficili da reperire.
Perché, qualunque cosa tu stia organizzando, che sia un viaggio o un matrimonio…
Fai attenzione alle informazioni che trovi: non tutte si adattano al tuo caso
Questa è, secondo me, la più grande limitazione dei blog online e delle informazioni che si trovano. Ogni viaggiatore affronta l’organizzazione del viaggio in maniera molto diversa.
Un esempio? Seguo su Instagram una coppia viaggiatrice che ha fatto un reel che diceva: “Come andare alle Maldive con 150€”. Guardando il video, ti spiegavano che per spendere poco per il viaggio avevano fatto scalo in un’altra città passandoci anche una notte, e che in questo modo hanno speso effettivamente 150€ per andare alle Maldive. A me sembrava molto chiaro, e conoscendo i prezzi per quel genere di vacanza l’ho trovato geniale! Ma non hai idea dei commenti che hanno ricevuto.
Gente indignata, che li prendeva in giro, che si lamentava della poca chiarezza del video (eppure le parole erano corrette) o che magari pretendevano un resort da catalogo a quella cifra e quindi accusavano di frode i creator… robe da matti che hanno innervosito me.
Tornando a Colmar, ho rintracciato diversi profili che nei reel presentavano altri borghi da visitare oltre Colmar, tra cui Riquewihr, più famosa per essere la cittadina che ha ispirato il villaggio di Belle nel cartone Disney “La Bella e la Bestia”. Dunque, da disneyana della prima ora, sono voluta andare a vederla. CHE DELUSIONE! A guardare i blog che avevo letto, i reel e le foto sembrava un paesotto grande come Colmar stessa, dunque con diverse cose da vedere.
Pure la mia fidata Lonely Planet aveva dedicato per due colonne a Riquewirh, il che mi ha fatto pensare che dovesse valere il viaggio.
Invece è una strada, una sola strada, lunga 500 metri e pure in salita, che porta da una torre all’altra e con due fontane identiche. In 10 minuti l’abbiamo vista. Poi, tenendo conto che era tutto chiuso post mercatini e per inventario non c’erano nemmeno molti negozi aperti dove perdere tempo e curiosare. Sì, molto carina, certo, ma nulla di particolare. Eppure, blogger, influencer e gente a caso la magnificava come la cittadina più bella del mondo. O io sono stronza e mi sono fatta idee strane, o loro hanno esagerato per avere contenuti.
Ho commentato il video di una influencer dicendo la verità e chiedendole quanto tempo aveva dedicato alla visita. Mi ha detto che ci sono stati 2 ore… forse è il tempo per fare i contenuti fighi per il reel con tante visualizzazione. Oppure, avendo due figli e immaginando che viaggiare con i bimbi non possa permettere spostamenti troppo veloci, quindi forse due ore nel suo caso erano giuste.
Ma io, con Luca e Dafne al guinzaglio, non ho problemi, ho un altro modo di viaggiare: in 40 minuti siamo arrivati, parcheggiato, arrivati, fatta la strada due volte e ce ne siamo andati (e solo perché nel frattempo rispondevo ad alcuni messaggi).
Di contro, ero molto scettica su Kaysesberg che si è rivelata una vera chicca: alle 16, dopo la pausa pranzo, si è risvegliata, i negozi hanno aperto, le luci si sono accese e l’atmosfera creatasi era davvero deliziosa!
E ringrazio il cielo di aver spostato le visite perché le previsioni davano pioggia. Infatti, la giornata era pianificata per iniziare la mattina al mercato coperto di Colmar, che lunedì era chiuso. Poi saremmo andati a Kaysesberg per una tappa al volo e infine a Riquwhir, dove ci saremmo fermati per cena.
Invece le previsioni davano pioggia certa al 90% dopo le 17, dunque siamo stati prima a Riquewhir perché, mi sono detta, se almeno avesse piovuto avrei visto questa cittadina senza l’ansia dell’ombrello. E meno male! Così l’ho vista in poco tempo e siamo riusciti a stare più tempo dove ci piaceva, facendo anche una deliziosa merenda con una brioches sfogliata al burro con zucchero e mandorle davvero squisita e regalandoci qualche prodotto tipico locale.
E alla fine… non ha mai piovuto!
Cosa c’entra questo con il tuo matrimonio? Che leggi le esperienze di altre spose online, ma non puoi sapere se ciò che ti stanno dicendo sia in linea con la tua idea di festeggiamento. Una sposa del sud ti dirà che è fondamentale fare la promessa, e tu che sei al nord nemmeno sai cos’è! Oppure, leggi un post in cui raccontano l’importanza dell’abito da sposa, quando a te non frega nulla. Oppure ancora, vedi una sposa emozionata per aver scelto di fare il lancio delle colombe all’ingresso della location, mentre tu lo reputi di un trash assurdo e ti fa ridere la sola idea.
Come fai a valutare, in maniera oggettiva, se le informazioni che stai leggendo sono adatte a te, al tuo caso, alla tua idea di matrimonio, al tuo budget? Semplicemente, senza una guida o una persona che ti offra consulenza mirata e che conosca le tue esigenze e ti dica le cose come stanno, non potrai mai avere la certezza di nulla, almeno fino a quando non la vivi.
Ma nel tuo matrimonio potrebbe essere troppo tardi!
Le recensioni dicono sempre il vero?
Quando organizzo un viaggio procedo sempre nello stesso modo: per prima cosa guardo quanto costano gli hotel nel periodo che mi interessa e anche come cambiano i costi dei mezzi di trasporto, nel frattempo capisco come conviene raggiungere il posto, incrocio le informazioni per trovare la migliore combinazione per noi, quindi prenoto i voli, i treni o studio l’itinerario da seguire in auto e prenoto l’albergo.
La prenotazione dell’albergo, per me, è una ricerca lunga. Deve avere caratteristiche ben precise su cui cedo con difficoltà: deve essere pulito, abbastanza moderno, senza giroletto in stoffa, tassativamente senza moquette (di cui ho la fobia) e con bagno privato.
In Inghilterra so che è una condizione quasi impossibile trovare hotel senza moquette, ma sono riuscita anche in questa impresa rinunciando alla vicinanza alle zone più turistiche (che ha portato anche al beneficio di risparmiare un po’).
Oltre a guardare le foto proposte dai portali, passo ore a leggere i commenti degli ospiti e cerco di “tradurli”. Cioè, cerco di capire questi che parametri hanno, visto che probabilmente sono molto diversi dai miei. Pulito può voler dire tante cose, così come nessuno si preoccupa del giroletto in stoffa, che magari trovano pure “decorativo”.
Solo così ti rendi davvero conto di cosa troverai. Spesso ho preferito strutture con un punteggio apparentemente più basso perché veniva penalizzato, ad esempio, la dimensione della camera piccola. Ma per me non è un punto a sfavore, visto che quando viaggiamo usiamo la camera solo per dormire, che siamo marito e moglie e non ci interessa avere “spazio” o intimità particolari. O, almeno, non nel nostro caso.
Dunque, devi scegliere e valutare sempre secondo i tuoi parametri e non fidarti troppo di quello che dicono altre spose. Come può una location andare bene per tutti? Devi analizzarla con lucidità e scegliere solo quella adatta a te, anche se qualcuno l’ha sconsigliata.
Ad esempio, una mia cliente 2023 ha la sorella disabile e ha cercato location che fossero comode per farla muovere! Capisci che, per lei, una location bellissima ma arroccata, con tanti scalini o dislivelli non sarebbe andata bene.
Sii sempre molto oggettiva quando selezioni un fornitore, leggi i commenti ma prima di tutto cerca di capire se fa quello di cui tu hai bisogno. E visto che ne hai la possibilità, fissa un incontro con tutti. Parlaci, vedi se ti ispirano fiducia e come ti sono sembrati “di persona”.
Chissenefrega del fotografo blasonato di cui tutti parlano se poi non fa per te: ci sono professionisti altrettanto bravi, meno famosi, che riusciranno a tirare fuori la tua vera anima nelle foto… ed è quello che conta!
Alla fine… le cose devi viverle!
Tra le varie tappe del tour dell’Alsazia avevo previsto un castello che era sulla strada per andare verso Strasburgo.
A Luca, la mattina, ho detto:
“Andiamo a vedere il castello, se ci piace ci fermiamo, se no andiamo via senza problema. E quando arriviamo a Strasburgo dobbiamo capire dove parcheggiare l’auto, cioè, seleziono un parcheggio sulla mappa di Google e poi vediamo dov’è”.
Infatti, nonostante le mie ricerche non avevo mai trovato informazioni precise né sul castello né su dove parcheggiare l’auto a Strasburgo. Quindi, non abbiamo potuto fare altro che improvvisare e valutare al momento.
Il Castello era bellissimo, peccato che con Dafne non potevamo entrare. Dunque, a turno abbiamo visto solo il cortile d’ingresso prima della visita nelle sale interne, e abbiamo dovuto rinunciare.
Siamo partiti poi per Strasburgo, mettendo sulla mappa la posizione del parcheggio trovato banalmente su Google, che poi si è pure rivelato corretto: era in un punto buono per visitare Strasburgo, vicino a una delle porte di accesso della città antica; dunque abbiamo lasciato l’auto e girato a piedi, come da piani.
Anche il giorno del tuo matrimonio, per quanto tu possa essere organizzata e precisa e dettagliata nelle richieste, ci saranno molte scelte da decidere “sul momento”. Durante il matrimonio di Marta e Damiano, la location aveva ignorato tutte le richieste degli sposi e ha proceduto a preparare l’aperitivo come aveva sempre fatto. Appena arrivata, nonostante la mia email di conferma del giorno prima, ha anche provato a convincermi che se avevano fatto così era stato per “indicazioni dello sposo”.
Peccato che nell’esatto momento della discussione, lo sposo mi ha chiamato per avvisarmi di essere partito dalla chiesa e che no, non aveva dato alcun tipo di indicazione.
Dunque, mi sono impuntata e ho preteso che tutto venisse spostato come da accordi iniziali.
Anche se ci fosse stata la wedding della location, alla fine lavora per la location, dunque se il capo dice che “si fa come si è sempre fatto” non può impuntarsi troppo. Io, che ho a cuore solo il bene degli sposi, che li aiuto nei mesi precedenti per dare tutte le informazioni sull’organizzazione del matrimonio e che quel giorno lavoro in esclusiva per realizzare ciò che hanno deciso, agendo come se fossi la sposa… passo oltre!
E se ci fosse qualcuno che “agisse in nome e per conto tuo, conoscendo il matrimonio esattamente come te”, non sarebbe meraviglioso?
Fai molta attenzione ai reel instagrammabili
Che Instagram e Pinterest siano il regno della finzione, lo sappiamo entrambe. La vita vera (e anche i matrimoni veri) possono solo prendere ispirazione, ma la perfezione che vediamo sui social non è di questo mondo, è creata a tavolino.
Non so più quanti reel mi sono capitati sotto gli occhi su Colmar prima di partire! Ed erano tutti bellissimi, super colorati, allegri… poi, però, la mia delusione alla vista della realtà era palese. Ripeto: Colmar è una cittadina bellissima, ma avendola vista in un giorno un po’ grigio con i negozi chiusi, non mi è arrivato l’effetto “piccola delizia” di cui tutti parlavano con gioia.
Poi qualche foto molto colorata l’ho postata anche io, ma è stato un ritocco (nemmeno troppo sapiente) con la funzione hdr di Snapseed, mica era così davvero!
Periodicamente si diffondono su Instagram e su Tik Tok dei video con varie tendenze per il matrimonio. Sembrano tutte bellissime, super divertenti, perfette! Uno su tutti è il lancio del bouquet all’americana, con i nastri in cui la sposa li taglia senza guardare.
Nel 2022 l’hanno voluto fare almeno 5 ragazze, e ti garantisco che anche se l’effetto fotografico effettivamente rende molto e che è pure divertente, “ricrearlo” non è così immediato come sembra.
Il bouquet va montato nel modo giusto, se no finisce che ti arrotoli su te stessa. Lo devi tenere in un certo modo, se no vieni travolta dalle tue amiche. Le amiche devono capire come funziona e per evitare che resti senza nastri è bene procedere alle “convocazioni” per tempo.
C’è una foto molto bella di Giorgia durante il matrimonio di Chiara e Enrico, in cui si vede chiaramente che spiega alle amiche della sposa come devono girare, perché nonostante lo speaker gli urlasse di girare in senso orario, loro andavano a caso, e si è messa lei a indicare il verso esatto!
Quindi, molto bello, ma per avere “effetto Instagram” c’è bisogno di un montaggio ad arte, esattamente come per i reel. E il montaggio deve essere coordinato e gestito da qualcuno esterno, che sappia esattamente come va fatto.
Un reel brutto su Instagram si lascia in un angolino del profilo e si lavora meglio a quello dopo, il tuo matrimonio è uno solo!
La guida cartacea sarà la tua unica bibbia?
Io amo le guide cartacee, è il mio personale guilty pleasure! Prima decido la meta, prendo i biglietti per raggiungerla e poi compro la guida dedicata, che conservo in libreria con religiosa cura. La uso, la pasticcio, mi evidenzio le cose e segno le pagine più importanti, e prima di riporla ci scrivo all’interno le date del viaggio.
La trovo fondamentale per avere una panoramica generale di quello che troverò, e se si tratta di una paese straniero, anche avere informazioni tecniche e pratiche.
Nella guida per Parigi c’era già un’indicazione del costo del biglietto per il Louvre, informazioni su come prenotare e consigli per organizzare il miglior giro possibile e dove trovare le opere più famose. Oppure, elenchi di ristoranti già testati fuori dalle solite trappole per turisti, e info di massima per valutare se una cosa ti interessa oppure no.
Mentre pianificavo il viaggio, avevo deciso di visitare l’Opera Garnier. Leggo tutta la parte dedicata, guardo qualche reel, cerco qualche foto e poi vado sul sito per acquistare i biglietti, scoprendo che proprio il giorno in cui volevo andare io sarebbe stata chiusa al pubblico per qualche evento.
Dunque, ho dovuto cambiare il giro. E meno male!! A Parigi non ci sono andata, e oltre al fastidio del mancato viaggio avrei persino perso i biglietti (non rimborsabili).
Supponendo che fosse andato tutto bene, pensa che delusione se non lo avessi saputo per tempo: mi sarei presentata lì davanti e avessi trovato chiuso, magari con qualcuno che spiegava perché solo in francese (che io non parlo?).
E se al tuo matrimonio dai per scontato qualcosa, che a te pare logico, e non sai come fare a trovare informazioni? Mica c’è un sito web per tutto, e il tuo fornitore di riferimento magari liquida la faccenda come poco importante e non si cura di darti tutte le risposte che cerchi per tempo.
Io a Parigi ci posso tornare, tu non puoi risposarti… è la dura verità.
Dunque, qual è il modo migliore per organizzare il matrimonio?
Dal mio punto vista, userò un nuovo hashtag che è #sposaconsapevole. Ho sempre raccontato il giorno del matrimonio con sincerità e trasparenza, togliendo quella patina di perfezione che si porta dietro.
Non lo faccio per cinismo, ma perché una brava organizzatrice e una maniaca del controllo da manuale sa che l’unico modo per far funzionare le cose è conoscere tutti gli aspetti di un evento.
Ma se il viaggio che stai pianificando può essere fatto meglio la prossima volta, e puoi affinare la tecnica organizzativa nel tempo, per il matrimonio non hai una seconda opportunità.
Dunque è bene che tu abbia quante più informazioni possibili e possa decidere al meglio, dopo aver valutato tutte le opzioni e aver scelto la soluzione migliore.
Google, i blog di viaggio, i reel delle wanderlust del caso, forum e gruppi dedicati oltre alle guide più classiche sono soluzioni valide, ma non sempre soddisfacenti.
Pensa che bello sarebbe avere una persona tutta dedicata a te, che risponda alle tue domande in maniera mirata, tenendo conto della tua situazione e non dando consigli generici e casuali.
Pensa che bello sarebbe avere qualcuno che quel giorno ti permetta di fare solo la sposa, di non doverti preoccupare di spostamenti e imprevisti vari, ma ti assicuri che ogni scelta fatta prima venga semplicemente realizzata. E che di fronte a qualche impiccio, tu possa dire la frase magica “Ci pensa Claudia”.
Per tua fortuna tutto ciò è possibile con il coordinamento del matrimonio, il servizio pensato per la sposa che vuole divertirsi a organizzare il matrimonio da sola, scegliere i fornitori e creare da sé il proprio progetto grafico coordinato, ma che quel giorno vuole goderselo.
Non vuole avere ansie, vuole solo passare una bellissima giornata con le persone a cui vuole bene e viverla appieno, senza doversi preoccupare di risolvere impicci di varia natura o lasciare la gestione a fornitori che non hanno indicazioni precise o, peggio, che rientra nei loro compiti!
Dunque, se vuoi avere informazioni sul servizio del coordinamento del matrimonio e di come questo può esserti d’aiuto nel giorno delle tue nozze, clicca qui e fissa la tua consulenza gratuita con me direttamente!
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