Dopo tanto pensare, ho deciso di scrivere questo post perché uno dei motivi per cui molte spose sono costrette a rinunciare al coordinamento del matrimonio riguarda proprio il futuro marito.
Spesso mi capita di ricevere email come questa:
“Ciao Claudia, grazie mille di tutto, sei stata gentilissima ma non posso confermare il servizio perché il mio futuro marito ha detto di no, che facciamo tutto noi e che ha promesso di aiutarmi”.
Ogni volta che leggo quelle parole scatta in me un enorme allarme rosso, e già vedo all’orizzonte una certa quantità di discussioni.
Oppure è stata solo una scusa, e per “tirarsi fuori” senza dare troppe spiegazioni hanno dato la colpa all’ignaro compagno. Se devo essere sincera, però, non ho motivo di dubitare della giustificazione, perché conosco bene le coppie.
E quella risposta è probabilmente frutto di una chiacchierata poco convincente che posso facilmente immaginare.
Io adoro i futuri mariti, gli sposi. Giuro, li adoro letteralmente.
Li adoro perché hanno un modo di vivere i preparativi molto diverso da quello delle loro fidanzate, sia per coinvolgimento che per approccio.
Sono pochi quelli che conoscono l’evento come se fossero le spose, la maggior parte invece si dimentica dettagli importanti!
Non so se sia inclinazione naturale tipica del maschio, oppure una risposta opposta al troppo coinvolgimento di lei, ma è palese che (nella maggioranza dei casi, si parla sempre per grandi linee) lui prende tutto con molta leggerezza.
Le frasi tipiche del futuro marito
Le frasi tipiche che sento dire le puoi leggere qui sotto, e subito dopo mi permetto di scrivere la mia personalissima traduzione.
- Per queste cose c’è tempo, decidiamo più avanti
Di solito questa risposta sotto intende il non volerci pensare in quel momento. Quando la tira fuori è perché ha altro per la testa, e reputa quella decisione, qualunque essa sia, dalla scelta della forma dell’arco per la cerimonia fino al condimento del secondo primo, non necessaria, perché “tanto c’è tempo”. Per lo sposo c’è sempre tempo, salvo arrivare sotto data e impazzire perché si rende conto di non essersi occupato di tutto quello che voleva.
Ricordo ancora Matteo… per mesi abbiamo fatto appuntamenti solo io e Marta, decidendo tutto. Poi, a un certo punto, a due giorni dal matrimonio, mi chiama lo sposo per dirmi che ci eravamo dimenticate le bomboniere. No, semplicemente a Marta non interessavano e aveva proposto dei semplici sacchettini, e pure lui si era detto d’accordo quando ne avevano parlato!
Questo accade più spesso di quello che pensi!
- Vediamo altre opzioni, magari troviamo qualcosa di meglio a meno
Questa frase è quella che mi fa arrabbiare di più, perché sottointende poca cura per quel dettaglio. Qualcosa di meglio a meno forse si può anche trovare, ma significa scendere a compromessi. Se c’è la possibilità di avere un servizio o un prodotto a prezzo più basso rispetto alla media del mercato, forse ci si rivolge a un non professionista, a qualcuno che deve fare esperienza e quindi sa che non può chiedere quanto il fornitore più famoso, si avrà bassa qualità di materiali o poca disponibilità di tempo.
Pensa agli abiti da sposa: lo stesso brand ha diverse linee, con abiti e modelli molto simili ma a prezzi diversi. Dove sta la differenza? Nel tipo di tessuto usato, nella costruzione dell’abito, nelle possibilità di modifiche. Per il mio matrimonio avevo un budget ben preciso e non volevo sforare, ma mi sono dovuta accontentare moltissimo!
Non esiste “giusto o sbagliato”, non c’è un budget corretto da spendere, c’è solo una lista di priorità da rispettare.
Prima di dire se un prodotto o servizio è caro in senso assoluto, pensa a quale importanza ha per te. Tutti noi siamo disposti a spendere per le cose che reputiamo importanti, certe che faranno il bene della coppia.
- Non serve spendere soldi, dai, ti aiuto io
Anche questa obiezione mi irrita, perché vuol dire non badare alle esigenze della propria compagna e liquidare la gestione del matrimonio come superflua, con un semplice “ti aiuto io”.
Promessa che si rivelerà vana. Mi piacerebbe sapere quante volte effettivamente ti ha fornito l’aiuto preciso che ti serviva, che fosse dal creare le partecipazioni fino al gestire gli imprevisti.
Al contrario, gli sposi più coinvolti, quindi ben coscienti di cosa accadrà il giorno del matrimonio, sono i primi fan del coordinamento. Ignorarlo vuol dire sottovalutare una giornata complessa, e ritrovarsi poi insoddisfatti.
Tutte queste obiezioni dimostrano una sola cosa: gli sposi non hanno davvero capito cosa accadrà il giorno delle loro nozze.
Ti racconto la mia esperienza
Pensi che a me non siano capitate frasi del genere? Conosco bene mio marito, e se fosse per lui nulla è necessario… a meno che non riguardi la cucina o la musica, le sue grandi passioni.
Allora in quel caso non bada a spese… stranamente.
Però, ti voglio raccontare una situazione personale accaduta durante i preparativi del mio matrimonio. Sposandomi civilmente, per la cerimonia avevo già deciso che mi sarei rivolta all’aiuto di una celebrante professionista. Luca non era molto convinto, e più volte ha provato a dissuadermi dalla mia scelta.
Mi diceva che ci sarebbe stato il Sindaco presente, e che non serviva fare altro, che lui non aveva voglia di fare degli appuntamenti costanti, che io scrivo bene e potevo pensarci io. Mi sono opposta fermamente, a costo di bisticciare per insistere.
L’ho fatto non perché fosse un capriccio, ma perché ero certa del risultato finale: sapevo cosa volevo ottenere e sapevo esattamente cosa servisse per farlo.
Alla fine si è deciso a seguirmi, e il giorno del matrimonio ha ricevuto così tanti complimenti da parte dei suoi amici per la cerimonia emozionante e non fredda che tutti si aspettavano che si è ricreduto e ha capito che avevo fatto bene a insistere.
Certo, perché non era un capriccio ma era per il bene della nostra coppia e del nostro matrimonio!
Anche tu devi usare questo tipo di approccio.
Se vuoi un fotografo più bravo, una band migliore o il coordinamento del matrimonio non è per un capriccio, ma perché sei perfettamente cosciente dell’importanza che quel fornitore avrà per l’ottima riuscita dell’evento.
Se per te è importante avere un’aiuto durante l’ultima fase dei preparativi, qualcuno a cui rivolgerti per ogni dubbio o domanda, una persona che sia di supporto il giorno del matrimonio perché così sarai certa che tutto andrà come hai sempre desiderato, che ti rassicuri di fronte a fornitori poco collaborativi o semplicemente che ti dia la sicurezza di avere tutto sotto controllo, devi “insistere” e fargli capire che il beneficio si estenderà anche a lui.
Come hanno fatto le altre spose di Colorato di Pink?
Visto che la mia esperienza potrebbe non essere sufficiente, ho chiesto alle mie clienti di svelarmi come hanno fatto a convincere il marito del coordinamento del matrimonio.
Le risposte originali le puoi leggere all’interno del mio gruppo Facebook: “Il Ghetto del Taffetà”, in cui ti invito a entrare.
Francesca, sposa del 14.05.2022, risponde così:
Diciamo che Alberto in questo è stato molto collaborativo. Gli ho detto che volevo assumere una wedding coordinator e lui mi ha chiesto cosa fosse gliel’ho spiegato e ha detto va bene!
È bastato dirgli che con te quel giorno io sarei stata tranquilla e non avrei pensato a sistemare le cose durante la giornata
L’unica cosa che ha messo in chiaro è che non ti intromettessi sulle decisioni imponendo la tua opinione, il matrimonio è nostro e decidiamo noi, cit. Alberto.
Subito dopo segue la risposta di Alice, sposa del 3.12.2021:
È stata una naturale esigenza di entrambi… E poi da sempre sono io il gestore finanziario e lui sa che sono tutto tranne che spendacciona.
Chiara, fresca sposa del 1.10.2022, che ha anche partecipato alla puntata del podcast che puoi ascoltare cliccando qui, ha detto:
Ah.. io non gli ho dato molta libertà di scelta… ho detto tipo “dobbiamo chiamare Claudia”
Te l’ho già detto che comunque sia prima sia durante sia dopo il matrimonio, siamo stati ancora più convinti entrambi che senza di te non ce l’avremmo fatta!!
Non solo perché senza di te avremmo dovuto fare i salti mortali o non saremmo riusciti a risolvere tutti i problemi dell’ultimo minuto.. ma anche perché sei stata la nostra ancora. Noi siam stati sereni fino alla fine.
Ho adorato quasi tutti i professionisti che abbiamo scelto.. ma tu e il tuo servizio è stato quello davvero perfetto!! Meraviglioso sotto tutto i punti di vista.
Anche Chiara, che si è sposata nel 2021, a luglio, sì, in piena pandemia, ha lasciato un commento:
Nel mio caso diciamo che il Covid è stato determinante, avevo dato tutto quello che potevo dare per gestire quella situazione dopo gli ho detto “adesso chiamiamo Claudia perché la capacità di gestire imprevisti l’ho esaurita!”
E persino Gaia e Angela, che si sposeranno a giugno 2023, a 20 giorni di distanza, hanno risposto e lasciato la loro testimonianza:
Battesimo della bambina, non ci siamo goduti nulla, chiamati a desta e sinistra da chiunque, gente che non sapeva dove stare e dove andare, noi nel pallone che abbiamo dimenticato pure la borsa col cambio della bimba…. Morale della favola, ha capito che ci serviva qualcuno che gestisse tutto al posto nostroed ecco Claudia in scena
Ammesso anche che lo sposo collabori totalmente all’organizzazione (e non sempre è così), un supporto esterno che velocizza le scelte decisionali e aiuta a godersi il momento è fondamentale per dormire sereni. Se poi aggiungi che per lavoro siamo già un pochino stressati perché aggiungere ulteriore ansie che possiamo arginare? Io l’ho buttata giù così.
Sai qual è il minimo comune denominatore di queste decisioni? La fiducia.
Non è il budget, era facile dire di farcela da soli per risparmiare qualche centinaio di euro, ma gli sposi delle ragazze qui sopra si sono fidate della propria compagna, e hanno accettato un aiuto esterno.
La fiducia sta alla base di ogni rapporto.
Potrei elencare mille situazioni quotidiane, anche piccole, in cui ci si scontra con desideri diversi del partner. Mi diverto sempre a raccontare la prima, assurda litigata con Luca quando siamo entrati in casa nuova. Appena apro il primo scatolone realizzo che tra i mobili presenti non c’era una cassettiera dove mettere la biancheria intima. Siamo andati da Ikea, scelgo la cassettiera e discutiamo perché secondo lui… non era necessaria, potevamo risparmiare quei soldi prendendone un’altra (piccola e di cartone).
E’ finita che ancora oggi, dopo 6 anni, ridiamo di quell’episodio, e ammette che avevo avuto ragione.
Spero di averti aperto un po’ gli occhi con questo post, e di averti mostrato un nuovo punto di vista rispetto ai matrimoni.
Dunque, se volessi sapere come ti posso aiutare con il tuo matrimonio, compila il form e ricevi tutte le informazioni sul coordinamento senza impegno.
Oppure, fai il test gratuito e scopri a che punto sei dei preparativi