Non ci sono dubbi: fare la wedding planner è un bel lavoro. Anche se dico che il 90% del lavoro di organizzazione e pianificazione viene fatto in ufficio, c’è anche una parte non trascurabile: vedi posti magnifici, assaggi spesso le bontà proposte dai catering o dai pasticceri, aiuti i clienti a scegliere i dettagli più belli del loro matrimonio.
Inoltre, vedere prendere forma lunghi mesi di preparativi in un solo giorno è una tra le soddisfazioni più grandi, anche per te che lavori.
Iniziare una carriera come wedding planner può sembrare affascinante e divertente, ma come ogni professione ha dei lati negativi.
Ecco quindi le 10 ragioni per non fare la wedding planner
- Lavori di sera, nei weekend, d’estate.
Sembra banale, ma forse non lo è. Fare la wedding planner vuol dire non avere orari di lavoro convenzionali. Se fornitori e collaboratori li puoi anche gestire nel classico orario d’ufficio, i tuoi clienti avranno bisogno di te quando loro non lavorano, cioè la sera e nei weekend. Inoltre la maggior parte dei matrimoni si festeggia nei mesi estivi e di venerdì o, più spesso, sabato.
Questo tipo di lavoro toglie inevitabilmente del tempo a famiglia e amici. Spesso non esco la sera perchè ho un appuntamento o un incontro con una coppia, d’estate non pianifico i weekend fino a che non ho idea dei matrimoni della stagione: non solo per le date occupate, ma anche per quanto lavoro ci sarà da fare nei giorni antecedenti.
2. Grande impegno fisico e mentale
Se per gli invitati il giorno del matrimonio è lungo, per la wedding planner lo è molto di più. Inizia molto prima della preparazione della sposa e termina solo quando tutti sono andati a casa.
Si tratta di passare 12/15 ore sempre in piedi, correndo di qua e di là (poi chiedimi perchè indosso le ballerine!) senza mai fermarsi realmente.
Non solo! Lo stress mentale è, se possibile, ancora più forte di quello fisico.
Devi essere sempre sul pezzo, sempre presente, sapere tutto quello che accade durante la giornata, essere pronta a risolvere anche i problemi di tutti i fornitori che quel giorno stai coordinando. Dimentichi perfino il tuo nome per ricordarti, invece, esattamente, a che ora e in quale punto del giardino dovrà essere preparata la torta. Il cervello si spegne solo quando sali in macchina per tornare a casa.
3. Nausea da matrimonio
Il giorno dopo il wedding day non vuoi vedere un fiocco, sentire una marcia nuziale, toccare del pizzo bianco. Hai dato così tanto per i tuoi clienti che senti il bisogno di… disintossicarti.
Un po’ forte come affermazione, me ne rendo conto, ma voglio essere del tutto onesta. E’ un lavoro in cui metti grande impegno fisico e mentale (vedi punto n.2) ed è normale sentirsi stanchi alla fine.
4. Una giostra di emozioni
Organizzare un matrimonio, oltre all’aspetto prettamente tecnico, coinvolge soprattutto le emozioni. Degli sposi, dei genitori, delle amiche. Automaticamente, chi organizza viene avvolta da queste stesse emozioni e spesso prendere le distanze per una piccola critica o insoddisfazione dei clienti diventa molto difficile.
5. Non è il tuo matrimonio
Questa è la prima cosa che ho imparato: non è il mio matrimonio. Lavorare come wedding planner vuol dire fare quello che piace A LORO. Non a te, a loro.
Spesso alcune colleghe impongono la loro visione del matrimonio, oppure cercano di ricreare quello che piace a loro… creando insoddisfazione negli sposi. Certo, quando incontri la coppia che ha i tuoi stessi gusti lavorare diventa più piacevole, ma poi scopri che ogni coppia realizza il matrimonio perfetto per loro (e per i loro invitati).
6. Pazienza
Se non hai pazienza e non sei rassicurante, questo non è il lavoro per te. Ci vorranno anni prima di sentirti a tuo agio in questo ruolo, ci vuole del tempo per farti conoscere, ci vuole pazienza per lavorare con le emozioni delle spose.
7. Gestione dello stress
Anche questo sembra un punto banale, ma se sotto stress lavori male, ti agiti o non dai il meglio di te… non fare questo lavoro.
Puoi pianificare tutto al dettaglio, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, qualcosa da sistemare all’ultimo c’è sempre e in ogni caso in certi periodi ti si addenseranno tutti gli impegni dei matrimoni. Se non sei più che certa di gestire questo aspetto, non iniziare. Non è il lavoro per te.
8. Nuovo concetto di multitasking
Nei periodi di massimo lavoro, cioè quando tutti stanno pensando alle vacanze, tu potresti trovarti a gestire in un mese 4/5 matrimoni contemporaneamente. Più quelli dei prossimi mesi, che stai tenendo buoni ma che anche loro vogliono gestione. Più le nuove richieste per il prossimo anno.
Cioè… arrivi a doverti ricordare e a lavorare contemporaneamente su tantissime spose, tutte diverse tra loro e tutte con richieste particolari. I matrimoni fotocopia aiutano ma non portano a nessun risultato sul lungo termine.
Una fantastica pianificazione e essere multitasking (oltre a gestire bene lo stress) sono caratteristiche personali fondamentali.
9. Timidezza
La differenza tra essere riservati ed educati e timidi è molto labile, ma se la prima è una caratteristica sempre molto apprezzata, la seconda potrebbe creare problemi.
La wedding planner è tra tutti i fornitori del matrimonio quella che ha più rapporti personali, che conosce più persone, che ha contatti con tutti. Se sei timida, se ti senti a disagio in mezzo alle persone, se hai paura di importi, questo non è il lavoro per te.
10. Sei un imprenditore
Questo è un punto fondamentale che non devi mai dimenticare. Se apri la tua agenzia di wedding planner, sei soprattutto un imprenditore e il tuo lavoro principale, anche prima dell’organizzare matrimoni, è trovare cliente, sapere di business, fare marketing e gestire le finanze della tua attività.
Se non ti senti di “fare il capo”, forse è meglio lavorare in questo settore ma all’interno in un albergo, presso un catering o presso altri fornitori.
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