Oggi voglio condividere con te una bella novità.

Non sono consigli per il tuo matrimonio e non è un real wedding al quale sto lavorando; in qualche modo riguarda il matrimonio ma più dal mio punto di vista.

Certo, detta così, sembra che stia per darti chissà quale notizia sconvolgente e forse, per certi versi, lo è.

Come sai ho aperto l’agenzia i Matrimoni di Pink | Colorato di Pink ormai 5 anni fa.
In questi anni ho imparato -con enorme difficoltà, non l’ho mai nascosto- l’arte del lavoro della libera professionista, di chi ha scelto di avere l’ufficio in casa.

Che è figo, perchè se arrivi 5 minuti più tardi o ti porti la Canetta al lavoro nessuno ha nulla da ridire.

Ma a parte tutti i pregi e i difetti dell’imprenditoria, l’ufficio a casa per me è sempre stato un punto dolente.

In tutti questi anni ho sempre abitato in adorabili bilocali: ne va da sé che la zona giorno era un ambiente unico con sala e cucina e l’altra stanza era… la camera da letto.

L’ufficio, quindi, è sempre stato un angolo della zona giorno: per scrivania il tavolo della cucina, per archivio un ripiano del mobile TV in cui riporre fogli e appunti e il PC appoggiato su una delle sedie.

Comodo, non comodissimo.

Per ovviare al problema avevo sperimentato posti nuovi dove lavorare, dal coworking con affitto della scrivania ai bar in stile americano.
Stare in mezzo alla gente mi rende più produttiva (mica posso atteggiarmi a professionista seria e poi guardare video di gattini su Facebook) ma non è proprio sinonimo di comodità.

Poi, a gennaio, mi trovo a dover cambiare casa e dopo giri interminabili trovo un nuovo bilocale che, in più, ha una mansardina.
Appena sono salita (e pensare che quasi non volevo vederla questa casa!), appurato che le altezze sono più che vivibili e che è molto luminosa, ci ho subito visto l’ufficio.

Oggi, dopo più di due mesi dal trasloco, quella stanzetta al piano superiore è diventata definitivamente il mio ufficio.

C’è  il porta penne, la cornetta del telefono, tutta la cancelleria che può servire (dalla bucaiola alla pinzatrice), un angolo per i post-it, dei contenitori per riviste, un mobile adibito ad archivio, lo spazio per i miei blocchi delle idee e, addirittura, la stampante installata.

Ed è tutto rosa.

ufficio rosa di claudia pink

Non è ancora finito, ho già fatto la wish-list di alcune cose che mi mancano.

Ad esempio, dietro di me ho una colonna molto grande che si presta bene ad ospitare una lavagnetta di sughero, con le relative puntine, così da avere la mia personale inspiration  board.

Poi farò un giro da Tiger per tanti piccoli accessori, tra cui una chiocciola porta scotch a forma di fenicottero rosa che sento il bisogno di avere.

Infine, comprerò un’altra cuccia per Dafne.
Ecco, lei è l’unica poco entusiasta di questa soluzione. Salire in ufficio proprio non le piace, la spaventa e l’unico modo per tenerla tranquilla è sulle mie gambe, ma tra un po’ sarà estate e avremo caldo tutte e due.
Speriamo che avere una cuccia tutta per lei anche al piano di sopra (adesso ne ha una in zona giorno e una in camera da letto) la calmi.

Adesso però torno al mio lavoro, che ho qualche preventivo da mandare.

Se lo stai aspettando, tranquilla, tra un’oretta lo troverai nella tua casella di posta.

Cosa puoi fare adesso?

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