Ho impiegato tanto tempo prima di scrivere un post di questo tipo, dedicato al matrimonio gay.

Se devo essere completamente sincera, mi sono sempre fatta scrupoli di due tipi:
1. offendere qualcuno
2. scadere in qualche stereotipo

Poi alla fine mi sono decisa a mettere da parte tutte queste pippe mentali (già me ne faccio per ogni cosa, evitiamole dove non servono) e ti svelo il mio pensiero sulla questione matrimonio gay: non c’è alcuna differenza rispetto ad un matrimonio “tradizionale”.

Cioè: il matrimonio è l’unione di due persone che si amano.

Stop.

Di che sesso sono queste persone, a me, non importa.

E mettiamo anche in chiaro un’altra cosa: se leggi e per qualsiasi motivo non sei d’accordo con me, non sprecare tempo a commentare e chiudi subito la pagina. Grazie per essere passata e arrivederci!

Ma torniamo alla questione.

Sono già stata la wedding planner di ben due matrimoni gay, uno nel 2013 e uno l’anno scorso, nel 2016, e sono stati due matrimoni esattamente come gli altri: iniziati ovviamente con la cerimonia, il ricevimento, il taglio della torta, i primi balli, i baci e gli abbracci degli amici, le bomboniere, il tableau, la confettata e pure il lancio del bouquet.

Ora che ci penso… mi sono sbagliata su un punto: non sono uguali agli altri, o almeno, non sono sicuramente come tutti gli altri.

Il matrimonio gay è molto più emozionante

Non è un luogo comune, ma la riprova di quello che ho visto durante queste cerimonie.

Gli ospiti, gli amici delle coppia, piangevano tutti vere lacrime di gioia.

Non il piantino della mamma, comprensibile per l’emozione di vedere il figlio che si sposa ma che fondamentalmente sta pensando che fa troppo caldo, nemmeno quello dell’amica sensibile che piange un po’ per tutto, ma proprio lacrime dettate dall’emozione, dal vedere due persone che si amano convolare a nozze.

Mi ricordo il primo matrimonio, in Italia la legge era ancora lontana e la coppia è dovuta volare fino in Norvegia per contrarre unione civile. Loro con i testimoni.

Hanno passato due giorni di riposo e, una volta tornati, hanno indossato nuovamente gli abiti del matrimonio e si sono scambiati le promesse davanti ad un cerimoniere d’eccezione e agli amici di sempre.

Io e Alessia eravamo in giardino che scrutavamo il cielo (te l’ho detto, NIENTE APP DI METEO, chiamami che controllerò io il cielo per conto tuo!) ma da dentro ci arrivavano rumori di nasi che “tiravano sù” e pacchetti di fazzoletti passati di mano in mano…

Una volta usciti il tempo ha retto (e noi abbiamo fatto bene a non allarmarci) ed è iniziato il buffet. A cui sono seguite le foto di rito, il taglio della torta e persino il lancio del bouquet.

Però lanciato insieme, uno a fianco all’altro e rivolto a tutti gli amici single!

Tre anni dopo, ho avuto l’onore di aiutare un’altra coppia a convolare a giuste nozze.

Loro hanno scelto di fare le cose in grande, dopo quasi 10 anni insieme, tanti di convivenza, tantissimi viaggi e tutte le loro famiglie intorno… non solo scambio di promesse ma una vera e propria cerimonia scritta in esclusiva per loro, conservata in un libretto a cui -memore dell’ultima esperienza- abbiamo aggiunto un fazzolettino di carta per lacrime di gioia. Poi il ricevimento con aperitivo lungo (e tempo per le foto), cena servita, spettacolo di due meravigliose drag queen e ancora taglio della torta, lancio del bouquet, bomboniere e balli scatenati!

Come funziona? Come organizzarlo? Dove farlo?

I due casi qui sopra sono di cerimonie simboliche, perché la legge non era ancora passata (o era passata da pochissimo).

Adesso, invece, una coppia dello stesso sesso può convolare a giuste nozze tramite unione civile, celebrata da sindaco o da suo delegato, dando valore legale all’unione. I due saranno effettivamente coniugi, con diritti paragonabile a una coppia uomo-donna.

La cerimonia può essere personalizzata e scritta da un celebrante, per creare un ricordo personalizzato ma avrà comunque valore legale.

Per tutto il resto, invece, vale la stessa regola che ripeto da sempre: FAI QUELLO CHE TI PIACE.

Cerimonia con tutti gli amici e i parenti? Oppure pranzo riservato per pochi intimi? Abiti da cerimonia o completi più semplici? Questo sta a te… cosa hai immaginato per il tuo grande giorno? È tempo di realizzarlo!

Abbiamo detto che valgono le stesse regole di un matrimonio più tradizionale… e sia!

Prenota il luogo della cerimonia, magari in una Villa in cui è possibile celebrare il rito.

Scegli la data che preferisci, fai tutti i documenti, innamorati dello stile che preferisci e poi… SCRIVIMI che abbiamo il tuo matrimonio da organizzare.

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Cosa puoi fare adesso?

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Credit photo: Riccardo Fani
Wedding Planner: Claudia – Colorato di Pink