Matrimonio.

Argomento a me caro che mi vede protagonista diverse volte e in diversi ruoli.

Sono stata una sposa: davvero molto giovane, scioccamente molto innamorata, impegnatissima a organizzare un matrimonio che si può definire tradizionale.

Sono stata una invitata: finora sempre matrimoni di amici cari, che finalmente hanno trovato la loro persona con cui continuare il cammino di vita.

Sono una wedding planner: ho visto e continuo a vedere il lato oscuro di quello che accade ad un matrimonio, il dietro le quinte, gli errori e i problemi che compaiono prima dell’arrivo degli sposi.

Sarò, nuovamente, una sposa: meno giovane ma sinceramente innamorata e certa della mia scelta, impegnata ad organizzare una grande festa con gli amici, che sia quanto di più lontano dal matrimonio super tradizionale di tanti anni fa.

Quindi, se mi permetti, posso vantarmi di una discreta esperienza!

Essere stata una sposa, mentre già studiavo da qualche anno per diventare wedding planner, mi ha fatto capire cosa stai provando tu adesso.

Capisco ogni dubbio, domanda, paura.

E essere nuovamente una sposa mi sta facendo rivivere dubbi, domande e paure.

Aver partecipato a tanti matrimoni mi ha mostrato il punto di vista dell’invitato medio. Di cosa desidera e cosa detesta, di come vive la giornata e di cosa si aspetta.

Sicuramente tenere conto di certi aspetti è utile per non fare gli stessi, spesso inconsapevoli, errori. Ma se senti tutti lamentarsi del pranzo lungo e tu stessa ti sei annoiata a tua volta, è inutile farti venire dubbi sul fatto che gli invitati mangino poco e poi li tieni a tavola 4 ore!

Quante volte sei uscita affamata da un matrimonio, pur non essendo rimasta a tavola per lunghe ore? Ecco, al tuo matrimonio, se lo desiderai, questo sarà possibile.

E organizzarli ti permette di capire come lavorano i fornitori, di cosa hanno bisogno, di come rendere la giornata facile e piacevole per tutti.

Ho imparato tanto, tantissimo.

Così tanto che ho notato ben tre aspetti che riguardano il matrimonio e che non cambieranno mai.

L’altro giorno, mentre ero da Colori e Sapori, il negozio di bomboniere alimentari di Serena, ho assistito allo scontro di una coppia.

Argomento: bomboniere del matrimonio.

Lei insisteva per scegliere una confezione solo perché le piaceva, fregandosene un pochino del contenuto.
Lui, invece, cercava di capire se il contenuto della confezione bella sarebbe potuto piacere agli invitati.

È un dilemma abbastanza importante, che inevitabilmente ti poni.

Sei convinta che il tuo matrimonio sarà un successo se tutti saranno accontentati.

Vero, in teoria.

Sbagliatissimo, nella pratica.

Vero, perché se un invitato ha mangiato il cibo che gli piaceva, ha approvato il tuo abito perché “è quello che metterebbe lei”, è stato bene e non ha patito troppo caldo o troppo freddo e magari ha pure ricevuto un ricordo un oggetto di cui è contento… è normale che sia contento.

Ma questa totale soddisfazione capiterà ad un invitato su 10. E gli altri 9? Magari uno che mangia solo pasta e pizza non approverà il risotto ricercato che hai messo a menù, oppure un invitato con un look molto rockettaro storcerà il naso davanti all’abito principesco che ti sta una favola.

Quindi? Che fai? Ti cambi?

Ovviamente no!

È impossibile mettere tutti d’accordo

Hai 100 persone da accontentare, è impossibile accontentarle tutte!

Facciamo un esempio e pensiamo più in piccolo: devi organizzare una festa per qualcuno, una gita o il classico addio al nubilato per una tua amica. Quante volte, nonostante il ristretto gruppo di persone con cui hai a che fare, hai incontrato idee contrastanti? SEMPRE!

Tieni conto che sei tu che stai organizzando, sei tu che paghi per il TUO MATRIMONIO e quindi è bene che tutto venga fatto come piace a te.

Se fai quello che ti piace e che ti fa stare bene, stai sicura che accadrà una cosa, quella del prossimo punto.

Il tuo matrimonio piacerà comunque, perché sarete voi.

È importante che gli ospiti riconoscano “voi” nel matrimonio.

Scegliere un cibo particolare che vi rispecchi, un dettaglio che fa dire “oh, ma questa cosa è proprio la loro”, fare una festa divertente se siete due scatenati o qualcosa di più rustico se siete due “alla buona” è più importante che fare le cose “fatte bene” o, peggio ancora “perché si fa così”.

Quando si è sposata una mia cara amica e per il primo ballo col papà ha scelto una polka, strano ballo da fare, di solito molto più melenso, nessuno ha mai detto “che palle”, anzi, tutti hanno apprezzato la cosa.

Perché i genitori della sposa sono rinomati ballerini di ballo da sala, la mia amica ha inevitabilmente imparato i passi base e vederla togliersi i tacchi e saltellare su una canzone popolare, è stato un gesto dolcissimo.

Qualche tempo fa, invece, ho raccontato di un matrimonio super noioso, uno dei peggiori mai visti. Gli amici ci sono rimasti molto male, perché la coppia è nota per essere sempre divertente, casinara… si aspettavano qualcosa di più scatenato e divertente.

Non puoi piacere a tutti

Forse con questa cosa hai fatto pace ai tempi della scuola. Non puoi andare d’accordo con tutti i tuoi compagni, con tutta la tua famiglia, con tutti i tuoi colleghi.

È un oggettivo dato di fatto.

E vale anche tra le tue amiche.

Anche se gli amici te li scegli, mentre famiglia e colleghi te li ritrovi, non vuol dire che siano legati a te solo per gusti comuni.

Io, ad esempio, ho tante amiche con cui andiamo molto d’accordo pur essendo molto, molto diverse da me. A partire dagli interessi.

Silvia è una fan sfegatata della montagna e dei viaggi avventura estremi (può vantare arrampicate e sciate in posti suggestivi) ma chiedile di stare più di 4 ore su una spiaggia a prendere il sole e la vedrai innervorsirsi. Non andremo mai in vacanza insieme, ma resta una delle persone con cui più mi piace parlare e con cui condivido interessi su mostre e intrattenimenti culturali.

Perché, allora, quando si tratta di matrimonio, entri in panico e vuoi che tutto piaccia a tutti?

Il tuo abito potrebbe non piacere, mettilo in conto.

Se la tua collega si è sposata con un tubino corto essenziale, difficilmente apprezzerà l’abito ampio di pizzo e swarovsky che hai scelto. Ma se in quell’abito “ti riconosce”, allora sarà l’abito perfetto per te.

Ti porto questo esempio pratico: l’altro giorno una mia cliente è andata in atelier a scegliere l’abito da sposa.

A metà pomeriggio mi manda un solo messaggio, con scritto “trovato” a cui è seguita la foto.

Sai che ti dico? È l’abito perfetto per lei. Io, da subito, me la ero immaginata così. E gliel’ho scritto entusiasta.

A Claudia l’abito piace? Sì, dai, ma non l’avrei mai scelto ne guardato per me.
A Claudia Pink, la wedding planner, l’abito piace? Da impazzire.

Capisci cosa voglio dire?

Spero di essere stata chiara e mi rileggerò questo post ogni volta che mi faccio venire dei dubbi.

Eh sì, perché pure io, pur predicando benissimo e conoscendo la teoria, ogni tanto razzolo male e mi perdo nei meandri della mia testa di sposa.

E mentre mi do ottimi consigli (cit. Alice nel paese delle Meraviglie), ti informo che al mio matrimonio ci sarà il coordinamento e sarà seguito dalla mia fidata collaboratice Alessia.

Lei ha iniziato a lavorare con me quasi 6 anni fa, poco dopo che ho aperto l’agenzia. Avevo bisogno di una mano ad un evento importante e lei si è dimostrata desiderosa di imparare questo lavoro.

Adesso, matrimonio dopo matrimonio, si sa muovere perfettamente al mio fianco, anticipando cose da fare e gestendo bene un intero coordinamento.

La prova del 9, la promozione, accadrà al mio. Perché, quel giorno, voglio solo godermi tutto da sposa e agitarmi, emozionarmi, ballare, mangiare, ridere e baciare.

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Cosa puoi fare adesso?

Per scoprire se il giorno del tuo matrimonio sono libera e potrò aiutarti con il coordinamento, Clicca qui e compila il form nella pagina dei contatti.

Oppure, se vuoi scoprire i materiali gratuiti che puoi sfruttare per organizzare il matrimonio, clicca qui e vai alle risorse gratuite.

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