I matrimoni americani delle serie TV sono una delle mie cose preferite in assoluto. In generale, sono proprio una che divora un sacco di serie, soprattutto quando queste sono lunghe, appassionanti e con delle storie intricate e incasinate. Io, nei casini e nei caos altrui, ci sguazzo. L’ultima serie che ho appena finito di guardare che mi ha ispirato il post di oggi è di qualche anno fa e si chiama Brothers and Sisters. Nella serie viene raccontata la storia della famiglia Walker, dell’improvvisa morte del capofamiglia e di come la moglie e i 5 figli gestiscono l’azienda di famiglia, l’amante del padre, figli illegittimi vari, tradimenti di varia natura, problemi più o meno assurdi e, ovviamente, diversi matrimoni americani. Di 5 figli, 4 si sono sposati, hanno divorziato e qualcuno si è risposato. Nel frattempo hanno avuto diversi flirt e tutti i nuovi flirt sono stati presentati alla famiglia già dal primo appuntamento, tutti i nuovi compagni adoravano la famiglia Walker, nessuno dei flirt ha mai presentato la propria famiglia. Se penso che mia madre ha voluto conoscere Luca solo quando mi ha chiesto di sposarlo, cioè due anni dopo che stavamo insieme e che vivevamo insieme, mi viene molto da sorridere. Non è l’unica differenza che ho notato e voglio condividerle con te, in un post leggero, divertente e senza pensieri, perfetto per iniziare questo 2020.

Matrimoni americani nelle serie TV

I matrimoni americani comunque hanno sempre affascinato intere generazioni di ragazzi, cresciuti a pane e matrimoni da favola, dove tutto sembrava lecito. Guardando i film ho sempre la sensazione che le loro nozze non abbiano alcuna regola, che tutto sia valido e accettato. Cose che rispetto all’Italia sono totalmente opposte.

Nessuna pubblicazione

Nei film americani le persone decidono di sposarsi, vanno all’ufficio matrimoni, si mettono in coda e si sposano. Oppure qualche amico si ordina ministro su qualche sito web improbabile, e li sposa. Oppure vanno a Las Vegas e si sposano. In america (sembra che) sposarsi è facile e sempre immediato. In Italia, invece, sia che ti sposi civilmente che con rito religioso dovrai seguire un iter burocratico ben preciso. Bisogna andare in comune, richiedere -e attendere- i vari documenti (certificato di stato libero e atto di nascita), quindi firmare le pubblicazioni, decidere il regime patrimoniale, fissare la data e solo in quel momento sposarsi. Le pubblicazioni devono essere esposte per 8 giorni e poi devi trovare disponibilità al comune. Cioè, se tutto va bene, devi mettere in conto almeno un mese e comunque devi andare con due testimoni, uno per parte. In caso di rito è religioso, devi includere anche il corso prematrimoniale che ha durata molto variabile e la richiesta di tutti i documenti sui sacramenti, cioè certificato di battesimo e di cresima. Avrai capito che non è una cosa che puoi organizzare dall’oggi al domani, anche se decidi per una cosa intima e quindi sarete solo voi due.

Organizzazione in pochissimi mesi

Ecco, anche questa cosa di organizzare tutto in pochi mesi mi sconvolge ogni volta che la sento. Penso solo ad uno dei miei film preferiti “27 volte in bianco“. La sorella della protagonista conosce questo tizio, in pochi mesi decidono di sposarsi e grazie ad una location che ha la data libera finisce che si sposano in 3 settimane. TRE SETTIMANE! Qui in Italia quasi non fai in tempo a fare i documenti!!!!!!!! Ok, non è proprio impossibile. Barbara e Simone hanno organizzato a settembre 2016 per dicembre 2016 e Anna e Massimo hanno iniziato i preparativi ad aprile 2017 per sposarsi a settembre 2o17. Ma loro sono decisamente l’eccezione, tanto che ho scritto il post “come organizzare un matrimonio in 4 mesi“. In media, diciamo che ci vuole almeno 1 anno per poter fare le cose con calma.

Nessun rito predefinito.

Hai fatto caso che per la cerimonia non esiste un rito predefinito? Non c’è nessuno che leggi articoli del codice civile, nessun rito simbolico, lo scambio delle fedi a volte, però sempre si scambiano le promesse. Soprattutto, ogni amico incaricato di celebrare sa sempre cosa dire ed è sempre elettrizzato dall’incarico. No, nel nostro matrimonio non è così. Se chiedi ad un tuo amico di celebrare il rito civile valido dovrà sperare che il comune conceda la delega e comunque dovrà prepararsi. Ancora peggio se decidi per un rito simbolico: se ti piace l’idea di non seguire un rito preimpostato ma speri che a sbrigare questa faccenda sia un tuo amico… resterai deluso. Gli amici che mollano gli sposi durante la cerimonia simbolica sono circa il 75%. Quindi la realtà americana è molto lontana dalla nostra.

+1 sempre ammessi

La lista invitati in Italia è faccenda seria, complicata, per certi versi anche molto stancate. Decidere chi invitare è un bel match, che inizia pensando subito a tutte le persone a cui vuoi bene e poi finendo per aggiungere gli inviti di cortesia. Ma è tassativo che solo le persone segnate sulla lista partecipino e le stesse persone sono anche quelle che ricevono l’invito. Se la tua amica si frequenta da poco con una persona, non può assolutamente invitarlo al matrimonio. Invece ai matrimoni americani il famoso +1 è sempre ammesso, anzi, è normale invitare qualcuno. Da noi, inoltre, si hanno un sacco di buche da gente vicina che non vuole venire alle nozze, in America sembra che la gente non aspetti altro che essere invitato e quindi venire presentato come “l’amico di…” davanti a tutti. Lo trovo sempre molto affascinante…

Imbucati ai matrimoni

La quantità di imbucati ai matrimoni americani è impressionante. Ma come fanno? Sugli imbucati ai matrimoni ci hanno fatto anche il film “2 single a nozze” in cui i due protagonisti hanno come hobby quello di partecipare ai matrimoni con l’obiettivo di portarsi a letto le damigelle o le amiche single della sposa. Sarà che da noi le sale per ricevimento sono sempre riservate in esclusiva e che più o meno si conoscono sempre tutti, ma non ho mai visto nessun imbucato. Forse anche per il motivo di cui sopra: non è di grande tendenza partecipare ad un matrimonio. Non hai  così tanta voglia di spendere la tua giornata festeggiando le nozze di qualcun’altro che nemmeno conosci.

Durata effettiva dei matrimoni americani

Infine, mi piacerebbe sapere quanto durano. Solo a me sembra che i matrimoni siano brevissimi? A parte che non stanno a tavola la quantità di tempo che ci stiamo noi, fanno tutto a buffet e poi ballano sempre. Non hanno la divisione dei momenti come l’abbiamo noi, (sembra) tutto molto più semplice.

Non rinunciano alla wedding planner e al coordinamento del matrimonio

Ecco, bisogna rendere onor del vero: spessissimo nei film è presente la figura di una wedding planner o addirittura del coordinamento. Nella serie di cui parlavo, durante il matrimonio di una delle figlie, era presente “il maestro di cerimonia” e si preoccupava di coordinare e gestire che tutto filasse al meglio. Anzi, era quello che chiamavano quando c’erano imprevisti o impicci (e ce n’erano parecchi!). Oppure è sempre presente l’organizzatrice. Non a caso, cito il film “Prima o poi mi sposo”, del lontano 2005, in cui una giovanissima Jennifer Lopez porta per la prima volta in Italia la figura misteriosa dell’organizzatrice di matrimoni. L’ho detto più volte: in quel film la figura della wedding planner e ancora di più della wedding coordinator è prefetta e precisa. Certo, un po’ romanzata, ma sicuramente più corrispondente all’originale di quello che il buon Enzo Miccio ha contribuito a far passare tramite trasmissioni televisive finte. Quanto sia importante il coordinamento e la regia del matrimonio si vede bene in “Bridewars”, il film in cui due amiche organizzano per errore il loro matrimonio nello stesso giorno. La scena finale in cui la wedding planner coordina e gestisce i fornitori è perfetta e precisa. Queste cose mi rassicurano sempre molto e mi fanno molto felice di poter spiegare ancora meglio cosa faccio e come posso aiutarti nel tuo matrimonio.

Cosa puoi fare adesso?

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