Tradizione e galateo sono due parole che si accompagnano sempre alla parola Matrimonio.
Il matrimonio è uno degli eventi più ricco di tradizioni e in cui si tiene spesso conto del galateo (per molti parola sconosciuta, ma ancora presente sul vocabolario).
Ce ne sono tantissime… che cambiano da regione a regione, addirittura da zona a zona della stessa provincia o da famiglia in famiglia.
Quando una coppia si unisce si trova a confrontare le proprie abitudini in fatto di cerimonie, spesso contrastanti.
In alcune zone d’Italia l’abito della sposa è pagato dalla suocera.
In altre, invece, la suocera paga solo il bouquet della sposa che viene fatto recapitare a casa della sposa la mattina del matrimonio.
Non dimentichiamo quelli che cambiano il bouquet all’entrata in chiesa, consegnato direttamente dal marito che non l’aspetta all’altare ma all’ingresso della chiesa.
Argomento spinoso, chi paga cosa secondo il galateo: allo sposo toccano le bomboniere, ma la sposa paga le partecipazioni; lo sposo ci mette la casa, la sposa la camera da letto ma senza il materasso, che deve comprare il futuro marito.
Le tradizioni più classiche?
Non vedersi il giorno prima delle nozze (e in teoria nemmeno sentirsi, ma capisco che con un matrimonio da organizzare è impossibile)
Non guardarsi con l’abito da sposa indossato nello specchio, ma togliersi un “pezzo” (anche solo una scarpa), prima di farlo.
Non far vedere l’abito allo sposo prima delle nozze.
Non indossare perle regalate perchè portano lacrime. Le perle vanno comprate e se qualcuno le regala bisogna ricambiare con almeno una moneta, anche di poco valore, per il gesto simbolico.
Indossare qualcosa di nuovo, in genere l’abito, che indica l’arrivo del futuro, qualcosa di vecchio, che indica il proprio passato, la propria famiglia, le origini, qualcosa di prestato e qualcosa di regalato, per indicare l’affetto delle persone e che comunque non siamo soli, quindi un bel porta fortuna, e qualcosa di blu, da sempre colore legato ai matrimoni, che simboleggia l’amore, la modestia e la fedeltà, oltre che, nelle raffigurazioni cristiane, colore legato alla Vergine Maria.
Qualcuno mi aveva detto che esiste anche un’altro rito, cioè che il padre della sposa affidava alla figlia una banconota, da tenere nascosta nell’abito, segno di prosperità.
Per quanto riguarda il galateo ci sarebbero regole ben precise su come gestire il corteo nuziale, sia in entrata che in uscita e come disporsi in chiesa.
Su come gestire la lista degli inviti, i posti a tavola (al tavolo degli sposi devono stare i genitori, i parenti più stretti, il celebrate e, udite udite, l’ospite più importante -questa frase mi ha sempre lasciato un grosso punto di domanda-), le bomboniere.
Sapevate che, in origine, i wedding favor (le bomboniere) dovevano essere spediti dagli sposi entro un mese dalla data delle nozze? Poi, per praticità, si è risolto consegnandoli a fine giornata.
Così come fuori dalla chiesa si lanciavano i confetti. Oltre allo spreco, ma va bhe, i tempi erano diversi… che male facevano? Già il riso fa un male cane, figuriamoci quando si tratta di cosi che hanno il peso specifico di un sassolino!!!
Sapete cosa vi dico? A tutto questo si può tranquillamente rispondere con un bel “chissenefrega“.
Nel senso: ci si può rivolgere al galateo quando si hanno dei dubbi amletici da risolvere o quando il matrimonio è di quelli importanti, sfarzosi, regali… ma per il resto, per la maggior parte dei dubbi, basta il buon senso e un po’ di educazione.
Soprattutto in una società dove il matrimonio ha assunto più il carattere di grande festa che di sacramento, in cui l’età del matrimonio è sempre più avanti, in cui gli sposi, spesso, già convivono o hanno già avuto altre lunghe esperienze, o già abitano da soli forse è inutile restare attaccati a certe convinzioni. La società sta cambiando, dobbiamo prenderne atto.
Si paga in base alle proprie disponibilità economiche, ognuno nella misura che può sopportare, ormai sempre più spesso senza nemmeno l’aiuto dei genitori.
Basta essere presente alla funzione, se poi si è amiche della sposa ma ci si siede dal lato sinistro perchè si è arrivate tardi e la panca più vicina all’entrata era quella, va bhe, non succede nulla.
E se non mettete le calze nemmeno d’inverno, con la neve, non ha alcun senso indossarle sotto l’abito da sposa in pieno luglio, con i sandali, che in teoria non sarebbero nemmeno concessi. Al massimo una scarpa modello Chanel…
Ho detto troppo?
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