L’argomento di oggi è relativo ad un aspetto che, personalmente, mi piace molto: le fedi.
Sono il simbolo per eccellenza del matrimonio, il segno distintivo di una persona sposata ed è anche il primo segno che vedrete quando, il giorno dopo, vi sveglierete al mattino, la prova che il giorno prima avete festeggiato il vostro matrimonio.
Simbolo indiscusso dell’unione, lo scambio degli anelli è un momento di grandissimo valore.
Si sceglie un metallo molto duro, per simboleggiare l’unione per la vita.
Nei tempi antichi si trattava di fedi fatte di ferro; l’uso dell’oro, come materiale al posto del ferro per la fabbricazione della fede nuziale, si deve all’influenza cristiana per cui l’oro è da sempre simbolo di eternità.
La sua perfetta rotondità indica l’unione delle vite, di due persone innamorate, in una sola.
Sai perchè si indossa sull’anulare sinistro?
Le ragioni sono due: una deriva da un antico rito della Liturgia Cattolica, quando il celebrante, toccate le prime tre dita della mano sinistra dice “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo..:” mettendo, poi, l’anello benedetto sul quarto dito, quindi l’anulare.
L’altra, più romantica (e la mia preferita), è che dall’anulare passerebbe la cosiddetta vena dell’amore, quella che porta direttamente al cuore.
In realtà si tratta solo di usanza che cambia da paese a paese.
In alcuni paesi dell’America Latina e del Nord Europa la fede viene indossata sulla mano destra.
Il galateo del matrimonio prevede che le fedi siano pagate dallo sposo e l’arduo compito di portarle in chiesa spetta al testimone maschio principale, sempre dello sposo.
Se sono presenti paggetti o damigelle le fedi nuziali saranno sistemate su un cuscino (in tinta con il matrimonio, anzi, addirittura con l’abito della sposa) e saranno proprio loro a portarle, precedendo la sposa durante la marcia nuziale.
Te l’ho già detto, ma te lo ripeto: ogni tanto, del galateo te ne puoi anche fregare.
Ad uno dei primi matrimoni, il cuscino delle fedi è stato regalato dalla cugina, portate fino in chiesa dall’altra cuginetta di 18 anni e sono state consegnate al prete dalla madre madre.
Adesso è abitudine che siano i testimoni a regalarle. A loro, d’altronde, è chiesto un regalo importante e gli anelli sono il simbolo dell’unione. Trovo molto bello che siano i testimoni stessi a regalarli.
L’esperienza insegna che l’oro giallo è il metallo per eccellenza: non diventa mai opaco, resta sempre molto bello anche dopo tanti anni. Quello bianco va rodiato periodicamente, perchè tende ad ingiallirsi. Il platino è il più puro e il più costoso, ma anche quello soffre dell’ingiallimento.
Quindi, ancora una volta, sentiti libera di scegliere le fedi come meglio credi. Devono piacere solo a voi e vi devono trovare d’accordo… alla fine, le porterete sulla mano per il resto della vostra vita!
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