L’altro giorno mi è stata fatta una domanda interessante riguardo al mio matrimonio.
“Com’è stato farmi organizzare il matrimonio da una collega?”
Stavo chiacchierando con un fornitore, al quale stavo raccontando di essermi sposata da poco, e ha fatto la solita battuta “quindi ti sarai organizzata il matrimonio da sola”.
La mia risposta è sempre la stessa: “sì, ho organizzato tutto io, ma ho fatto coordinare il matrimonio da una collega.”
Quindi la sua risposta è stata più incredula che di scherno.
Non è strano che una collega coordini il matrimonio di un’altra collega?
Ok, quella collega, nel mio caso, è Alessia, la mia collaboratrice storica, ma effettivamente è andata così: io, wedding planner esperta, ho lasciato l’ultima parte del mio matrimonio nelle mani di Alessia.
La wedding planner si è fatta coordinare il matrimonio da una collega
Come’è stato? Strano.
Ma fighissimo.
Io, di lavoro, organizzo. Gestisco. Controllo. Coordino.
Lasciare la gestione di qualcosa di così importante ad una terza persona è stato molto strano. Ma l’ho vissuto come un test, sia per me che per Alessia.
Peggior cliente di me non ci sarebbe mai stata: il tuo capo, che si sposa, che ti fa coordinare il suo matrimonio, coordinamento di cui è l’unica wedding planner italiana ad essersi specializzata.
Però avrebbe lavorato in un ambiente tranquillo. I fornitori erano tutte persone che conoscevo bene, che conosceva anche lei perchè spesso sono stati presenti ai matrimoni, e quelli che non conosceva di persona, li conosceva “di fama” (e loro conoscevano bene lei).
Se ci fossero stati problemi gravi, non sarebbe stata da sola. Anzi, avrebbe avuto intorno grandi professionisti in grado di aiutarla in maniera proattiva e senza fare ostruzionismo.
Io invece mi sarei dovuta affidare, avrei dovuto lasciare andare la mania di controllo che mi contraddistingue. Soprattutto, avevo la possibilità di far crescere ancora un po’ Alessia e renderla davvero autonoma nella gestione di un matrimonio.
Passi importanti per tutti: lavorativi e di vita.
Alessia, più che sottopressione, era eccitata dal poter gestire un matrimonio in autonomia.
Vero, il mio, ma io comunque non ci sarei stata, almeno non nel ruolo nel quale è abituata a vedermi.
Mentre io ero al tavolo a mangiare, la vedevo muoversi, girare, fare e organizzare. E ogni tanto mi è mancato farlo da me.
Tanto che ho deciso che preferisco di gran lunga stare dall’altra parte!
Ho scelto Alessia perchè mi conosce bene. Sa esattamente cosa avrei voluto e come, soprattutto… avrei potuto testare dal vivo il mio famoso coordinamento del matrimonio.
E non è una cosa che tutte le wedding planner possono dire di aver fatto.
In un mondo in cui ogni ragazza che si è sposata e si è divertita a organizzare il giorno delle nozze sogna di fare la wedding planner per cercare di rivivere le emozioni di quel giorno, io prima ho strutturato un servizio innovativo e mai stato pubblicizzato chiaramente, poi l’ho provato.
Posso dire con la massima serenità che il coordinamento del matrimonio è la cosa migliore che possa capitare ad una sposa.
Il coordinamento del matrimonio, o regia del matrimonio, come spesso viene chiamato, è quel servizio per il quale una professionista interviene attivamente nell’organizzazione del matrimonio solo negli ultimi mesi dei preparativi, quando i fornitori sono già stati scelti.
La differenza con il servizio di organizzazione completo sta proprio in questa parte.
Una wedding planner sceglie i fornitori, tratta con loro, organizza la parte pratica del tuo matrimonio lasciandoti comunque libera di decidere ogni dettaglio.
Praticamente dici: voglio che sia così e la wedding planner fa in modo di renderlo reale.
Una coordinatrice del matrimonio, o regista del matrimonio, ti fa consulenza per dubbi e domande durante i preparativi ma lascia a te la parte di contattare i fornitori, di trattare e di prendere accordi di vario genere.
Subentra un paio di mesi prima del matrimonio, per coordinare, controllare e rendere reale tutte le decisioni e le scelte fatte finora.
Cioè… quando il matrimonio diventa stressante, quando hai mille cose da fare, quando ti vengono in testa 100 cose che ti eri dimenticata, invece di dover coordinare tutti, scrivi solo ad una persona. ME.
Io mi ricordo che passeggiavo per Milano, tra gli ultimi impegni di lavoro e quelli da sposa, mandando vocali ad Alessia per ricordarle alcune cose.
Il suo compito era quello di fare in modo che quella cosa, quel momento, venisse come io avevo pianificato.
Ma non era mio compito cercare di renderlo reale.
La differenza è davvero sottile, me ne rendo conto.
Capirla ti permette di rilassarti moltissimo e godere per davvero dei preparativi del tuo matrimonio.
Io, che di lavoro organizzo matrimoni, quel giorno ero letteralmente per aria.
Le mie mancanze te le ho raccontate in questo post Le 5 cose che non ho fatto il giorno del mio matrimonio.
E se io, che sono abituata al matrimonio, non sono riuscita ad esserne immune, figurati come potrai esserlo tu.
Per saperne di più e per sapere come si sono trovate le persone a lavorare con me nel coordinamento del loro matrimonio, ti lascio il link alle recensioni su Facebook.
Cosa puoi fare adesso?
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