Questo aneddoto che ti racconto in merito ad un matrimonio e a quanto sarebbe andato tutto meglio se fosse stato presente una persona che si fosse occupata della regia del matrimonio risale a qualche tempo fa.
Un vecchio adagio dice “si parla del peccato ma non del peccatore” e per tutelare la sposa che potrebbe riconoscersi in questo post, ho omesso e modificato alcuni dettagli.
Anche se ormai sono passati diversi anni, quindi magari è pure caduto tutto in prescrizione.
Qualche tempo fa, in una terra lontana lontana, sono stata chiamata per fare da celebrante.
Occasionalmente, infatti, a richiesta quando c’è bisogno, celebro cerimonie simboliche anche per conto di Cerimonia VIP di Claudia Carbonara.
Il giorno del matrimonio mi presento in location, come concordato con gli sposi, un’ora prima della cerimonia.
Presentarsi per tempo è fondamentale: una celebrante che voglia fare bene questo lavoro non si limita a leggere un testo scritto, deve anche gestire e organizzare la cerimonia che sta officiando.
Si controlla che tutto sia come la sposa desidera, che il microfono ci sia e funzioni, si fanno anche delle prove per la regolazione dei volumi, ci si coordina con chi è responsabile della musica ricontrollando la scaletta e, all’occorrenza, anche concordando un segnale per far iniziare la musica di sottofondo nel momento più giusto.
Sono dettagli, me ne rendo conto, ma ormai dovresti sapere che un matrimonio si distingue dell’altro proprio per l’attenzione ai dettagli.
Quando tutto è pronto, mi prendo qualche minuto per rileggere, ancora una volta, il testo della cerimonia, al fine di rendere la lettura sempre più fluida e liscia.
Appena arrivata, però, mi accorgo che mancano alcuni dettagli fondamentali.
Gli sposi si erano sposati legalmente il giorno prima, ma tenevano comunque che i testimoni firmassero qualcosa per avere così le foto di rito. Se anche tu ti sposi il giorno prima ma vuoi avere le foto con i testimoni, leggi le 3 idee per le firme nel giorno della cerimonia simbolica.
Inoltre, avevano scelto come rito di unione il rito della luce: due candele accese che, insieme, accendono un cero più grande, rappresentante la famiglia.
Purtroppo, mancava la pergamena e mancavano, soprattutto, le candele.
Non è da me restare con le mani in mano, quindi chiedo subito al musicista se sapeva di questi due dettagli.
A risposta negativa, chiedo agli allestitori e alla responsabile della location e del catering, ma anche loro non hanno saputo aiutarmi.
Si sono limitati a dire “le cose della sposa erano tutte qui”. Stop.
D’altronde non è colpa loro ne un problema loro: il lavoro della location è darti da mangiare e affittarti un luogo per festeggiare che sia in ordine e aiutarti ad allestire, ma non è compito loro risolvere i tuoi problemi. Ovviamente c’è la buona disponibilità ad aiutarti, ma non rientra nei compiti contrattuali, lo si fa per avere una persona soddisfatta.
All’improvviso un lampo di genio e un accenno in cui si parlava di qualche amica che avrebbe dovuto portare delle cose.
Ma gli invitati non erano ancora arrivati, io non sapevo chi fosse questa amica… non potevo fare altro che aspettare.
Sul tavolo del celebrante c’era una composizione e il libretto che mi ero stampata a casa. Stop.
Come ho risolto queste mancanze?
Finalmente arriva anche lo sposo.
Mi presento (finora avevo parlato solo con lei) e gli chiedo se mi puoi aiutare a trovare la pergamena e le candele. Lui, come previsto, è caduto dal pero: come uomo, anzi, come sposo, non era minimamente al corrente di questo dettaglio, non si era preoccupato di questo aspetto e si limita ad indicarmi una o due amiche della sposa, magari loro avrebbero potuto aiutarmi.
Al secondo tentativo, trovo la persona incaricata e alla mia richiesta di candele mi risponde che andava subito a prenderle perchè le aveva dimenticate in macchina.
La pergamena, invece, era stata appoggiata dal fiorista in un punto qualunque della villa, ritrovata da un cameriere quasi per errore.
Recupero due oggetti molto importanti per lo svolgimento del rito e… mi rendo conto che sono inutilizzabili: mancavano infatti la penna e l’accendino.
Per fortuna sono un tipo previdente, conosco bene il mondo dei matrimoni e penna e accendini fanno parte dei requisiti base di ogni brava coordinatrice di matrimoni.
La penna è una BIC particolarmente elegante, che fa il suo dovere senza essere pretenziosa e l’accendino è di quelli lunghi da gas, che io chiamo simpaticamente “lanciafiamme”: sono l’unico modo per accendere tante candele senza impazzire o bruciarsi i polpastrelli.
Purtroppo però il tempo perso a trovare candele e pergamena non ha permesso al fotografo di fare le foto belle dell’allestimento.
Quindi non ci sono foto di come il tavolo della cerimonia era preparato prima che tutto iniziasse.
Cerimonia simbolica e regia del matrimonio: l’importanza di questi servizi
Le mancanze della cerimonia del matrimonio si sono risolte con successo e, ne sono certa, si sarebbero risolte comunque.
Una penna sarebbe arrivata comunque, così come qualche invitato fumatore avrebbe avuto un accendino da prestare, ma la fluidità della celebrazione sarebbe stata interrotta.
Avere un coordinatore che si occupi della regia del matrimonio vuol dire non avere problemi.
Perché tu pensi di risolvere tutto affidando i compiti ad amiche, mamma o altre invitate volenterose, ma dimentichi che loro lo fanno solo perché ti vogliono bene.
Affidandoti a loro, rischi che si facciano prendere dall’emozione, dall’agitazione del momento o da altri problemi. Magari hanno bimbi piccoli, hanno discusso col fidanzato, un ritardo a causa di auto in panne o incidenti… e non sono attrezzate per gestire questo momento. Questi imprevisti non si possono ne calcolare ne prevedere, ma un invitata non ha nemmeno gli strumenti per poter gestire situazioni improvvise.
Io lo so cosa stai pensando: stresserai così tanto le amiche che non si dimenticheranno. Ma mi chiedo se rompere le palle sia una soluzione valida…
Come professionista resto sempre lucida, ragiono senza emozioni.
Cioè, io mi emoziono moltissimo ai matrimoni delle clienti, ma si tratta di un attimo: quel giorno sto lavorando e sono pronta a tutto.
La mia mente è allenata a trovare almeno 10 soluzioni ad un problema. Ovvio che si poteva risolvere facile: penna e accendino si recuperano sempre, ma sai che casino?
Tu sei la sposa, ti stai preparando, non ci sei presente e ti dimentichi di alcuni dettagli. Non è una colpa, ci sta ed è logico.
Lui, per quanto disponibile e presente nei preparativi, è uomo ed emozionato quanto te.
Affidare a qualcuno che di lavoro gestisca la regia del matrimonio vuol dire garantirsi la certezza che tutto si risolva nel migliore dei modi.
Mi rendo però conto che assumere una persona che si occupi della regia del matrimonio, una persona professionista che si è creato una vera e propria specializzazione è un costo, soprattutto se questa decisione viene presa a metà preparativi.
Quindi devi decidere quanto sia importante questa figura.
Non devi spendere sempre e non è vero che tutto in un matrimonio è importante ne che chi più spende, meno spende.
L’unico modo per gestire il budget matrimonio è pensare a cosa è importante per te, quindi pensa a quali servizi vuoi dedicare più budget.
Quanto vale la tua calma?
Quanto vale avere la possibilità di rivolgerti ad una sola persona, qualunque cosa accada?
Pensa se non ci fossi stata io, ma a preoccuparsi della mancanza della pergamena e delle candele fosse stata un tuo amico.
Vuol dire che questa persona ti avrebbe chiamato, tu avresti dovuto chiamare a tua volta la tua amica che aveva le candele, chiederle dove fosse, quindi richiamare la persona celebrante e dargli l’informazione.
Pensi sinceramente che sarebbe una cosa possibile? No, te lo assicuro.
Ecco perchè devi pensare alla tua serenità.
Scopri quanto è facile avere qualcuno che pensa alla regia del tuo matrimonio, qualcuno di esperta che quest’anno l’ha fatto 21 volte.
Cosa puoi fare adesso?
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“Con questo articolo partecipo al concorso #unblogalmese del mese di luglio 2019 indetto dal blog Trippando”