Quando si tratta di matrimonio bisogna prevedere sempre un sacco di soldi e la domanda “chi paga” è una di quelle che si fanno ancora più spesso.
Ormai hai capito che il totale della spesa del matrimonio è estremamente soggettivo e dipende da tanti, tantissimi fattori.
Il primo, come ho già ripetuto fino alla sfinimento, dipende dal numero di invitati: dare da mangiare e organizzare la festa per 100 persone è molto diverso che farlo per 50 persone.
Non dico nulla di nuovo, si tratta dei soliti “conti della serva”:
90€ (prezzo medio di un menù di matrimonio in Lombardia) per 100 persone = € 9.000,00 di solo pranzo
90€ per 50 persone = € 4.500,00.
Ecco, se alle elementari avessero usato questo tipo di problemi per farmi fare matematica, forse avrei avuto voti più alti!
Come dicevo, trattandosi di cifre alte, le famiglie intervengono spesso ad aiutare le coppie di neo sposi.
Spese del matrimonio: chi paga?
Ho chiesto aiuto al galateo ma l’elenco qui sotto ti stupirà un po’. Cioè, in teoria non dovrebbe, visto che all’epoca in cui il galateo veniva seguito in maniera ferrea, le coppie prima si sposavano e poi vivevano insieme -e non il contrario-.
Nel 2017 stiamo vivendo un momento sociale particolare, difficile e di grande cambiamento, la disponibilità economica è cambiata e spesso sbilanciata.
Quindi questa prima parte del post è solo a scopo informativo. Diciamo che assolvo il mio compito perchè in tanti ancora adesso, per togliersi il dubbio, mi chiedono chi pagherebbe cosa.
Secondo me una lista puntata è perfetta per fare chiarezza.
Cosa paga la famiglia della sposa:
- spese per la stampa e la spedizione di inviti e partecipazioni;
- bomboniere e confetti;
- acquisto dell’abito da sposa;
- acquisto del corredo;
- spese della cerimonia, comprensive dell’addobbo floreale;
- offerta per la Chiesa;
- abiti delle damigelle e dei paggetti;
- mezzi di trasporto per la sposa e per il suo seguito;
- spese per il ricevimento;
- l’intrattenimento musicale;
- il servizio fotografico;
- acquisto dei mobili della camera da letto, escluso il materasso.
Cosa paga la famiglia dello sposo:
- acquisto della casa per gli sposi;
- arredamento della casa tranne la camera da letto;
- materasso;
- fedi nuziali;
- bouquet della sposa;
- fiori da portare all’occhiello sia per lo sposo che per i testimoni;
- automobile per lo sposo e i suoi testimoni;
- il viaggio di nozze, che negli ultimi tempi non viene più contemplato in quanto gli sposi usano farselo regalare da amici e parenti.
Che questa lista sia obsoleta lo dimostra il fatto che la famiglia dello sposo contribuisce maggiormente alle spese per la casa e quella della sposa per il matrimonio.
Sinceramente, ho conosciuto una sola coppia che non viveva insieme prima del matrimonio: tutti gli altri già convivevano da qualche anno.
Come funziona adesso la divisione delle spese per il matrimonio?
Arriviamo alla domanda cruciale, quella che risolverà tutti i vostri dubbi.
La risposta è solo una: BUON SENSO.
(eh Clà, ha rotto con ‘sta storia del buon senso però… dacci due risposte)
Visto che il galateo non ci è molto d’aiuto, ti racconto come la maggior parte delle coppie gestisce l’aspetto finanziario nell’organizzazione del matrimonio.
Di solito quando una coppia decide di sposarsi ha già fatto i conti e sanno già se le famiglie potranno partecipare in maniera attiva alle spese.
La proposta di matrimonio è sempre nell’aria, difficilmente arriva all’improvviso e l’argomento nozze è già stato trattato.
In questo caso si lascia da parte il romanticismo e si passa alla mera praticità.
Le famiglie danno un contributo economico
Che sia in proporzione alle proprie disponibilità o la stessa cifra per ogni famiglia, sono poi gli sposi che decidono come spendere questi soldi.
Contributo della famiglia della sposa + contributo della famiglia dello sposo + risparmi comuni = budget matrimonio.
In alternativa, le famiglie si dividono la spesa più importante, quella del ricevimento.
Il costo più importante è quello del pranzo (o della cena) e viene diviso a metà tra le famiglie.
Se, invece, c’è una forte disparità tra invitati (esempio: 70% invitati dello sposo, 30% invitati della sposa), il costo del pranzo viene diviso proprio per il numero di invitati.
Le famiglie regalano gli abiti (o contribuiscono al loro acquisto)
In qualche regione d’Italia, la tradizione vuole che sia la suocera a regalare l’abito da sposa. Ma i rapporti non sono spesso idilliaci ed è comunque più reale pensare che l’abito da sposa, un abito che rappresenta un simbolo importante, venga regalato dalle donne della propria famiglia: la mamma, la nonna o, in qualche caso, anche la zia.
Se l’abito scelto costa molto, spesso la spesa viene divisa. Mamma (o sposa) comprano l’abito e sposa (o mamma) si occupa degli accessori.
La stessa regola vale per l’abito dello sposo.
Tutto il resto, invece, resta a carico degli sposi.
Ma, c’è una cosa che dovete sapere: vi renderete conto di quanti soldi vi è costato il matrimonio solo alla fine, quando farete i conti e tirerete una somma.
Non mi sono bevuta il cervello, ma in realtà il matrimonio viene pagato tutto a rate.
Un acconto quando prenotate le partecipazioni, un altro quando prenotate le bomboniere, un acconto per il fiorista e un’altro per il fotografo.
Anche i saldi avvengono in tempi diversi. Appena pronto salderete le partecipazioni, quel mese dopo le bomboniere, il giorno prima del matrimonio il fiorista e dopo qualche mese, alla consegna dei provini, il fotografo.
Vero che avrete speso un sacco di soldi, ma uscendo “a piccoli acconti” questi incidono in maniera minore sul vostro budget e sulle spese mensili.
Conto in comune? Potrebbe essere un’idea!
Tante sono le coppie che scelgono di aprire un conto in comune per l’occasione o di alimentare quello che hanno già.
Magari è stato aperto per l’acquisto della casa oppure per una gestione più chiara e trasparente delle spese di casa e quindi, oltre alla quota mensile che già si versa, si mettono anche i soldi che si riceveranno per l’organizzazione.
Inclusi, ovviamente, i regali in denaro che raccoglierete alla fine.
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[Chi paga il coordinamento del matrimonio?]
Tra le spese, conviene prevedere anche il mio aiuto professionale per il matrimonio.
Sarà mia cura saldare eventuali fornitori per conto tuo, così da evitarti l’imbarazzo o il dover interrompere la festa e i divertimenti perchè il fornitore se ne sta andando.
Cosa puoi fare adesso?
Per scoprire se il giorno del tuo matrimonio sono libera e potrò aiutarti con il coordinamento, Clicca qui e compila il form nella pagina dei contatti.
Oppure, se vuoi scoprire i materiali gratuiti che puoi sfruttare per organizzare il matrimonio, clicca qui e vai alle risorse gratuite.
oppure scrivi a claudia@imatrimonidipink.it
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