Chi può celebrare il matrimonio civile? Immagino che questa domanda te la sia fatta anche tu, che hai scelto una cerimonia all’aperto e vuoi rendere meno freddo un momento così importante.
Per le tue nozze hai scelto di sposarti con rito civile e sappi che sei in ottima compagnia. Sono tante le spose che scelgono di sposarsi con una cerimonia civile ufficiale, soprattutto adesso che i comune italiani hanno concesso lo stato di “casa comunale” a tante location per matrimoni.
Cose da sapere
In Italia ci si può sposare soltanto in comune o in una casa comunale. Sposare vuol dire firmare un contratto in cui una coppia si impegna l’un l’altra con diritti e doveri ben stabiliti dalla legge (art. 43, 44 e 47 del codice civile).
Mi spiace smontare la tua credenza, ma di romantico, di base, non c’è davvero nulla.
Sono considerati luoghi adatti la sala consiliare del comune e la chiesa. Nel 1929, quindi ormai quasi 100 anni fa, Vaticano e Stato Italiano hanno firmato un accordo per cui il parroco può unire due persone in matrimonio anche per la legge italiana. Si parla di matrimonio concordatario.
Ecco perchè quando ci si sposa in chiesa si risulta sposati anche per lo stato italiano. Infatti, alla fine della cerimonia religiosa, il parroco deve leggere gli articoli del codice civile agli sposi, rilegge l’atto di matrimonio e fa firmare tutti i documenti che sanciscono l’unione.
A volte la lettura degli articoli avviene in sacrestia, poco prima della firma. A volte avviene dal pulpito, prima della benedizione finale, a volte non avviene proprio, ma ti fanno comunque firmare il registro. Questo è sempre a discrezione del parroco che vi sposa.
Da qualche anno a questa parte, vista la grande richiesta di matrimoni all’aperto, visto anche il grande business che ne deriva, sempre più comuni hanno concesso il titolo di Casa Comunale anche alle location per matrimoni che ne fanno richiesta.
Vuol dire che in quella speciale location si può celebrare un matrimonio con valore civile. In giorni e orari stabiliti dal comune stesso, il sindaco stesso o un assessore da lui delegato si presenterà con i registri e la fascia tricolore per leggere agli sposi che ne fanno richiesta gli articoli che regoleranno la loro unione.
Mi spiace davvero tantissimo se finora non hai letto un briciolo di romanticismo, anche se stiamo parlando di uno dei giorni più belli nella vita di una persona, però devo raccontarti come stanno le cose per davvero.
Di matrimonio civile parlo spesso nel blog, visto che è sempre più richiesto e che crea ancora tanta confusione.
Puoi leggere questa
breve guida per le pratiche per la celebrazione del matrimonio civile, in cui ti racconto le cose da fare passo passo.
Nell’articolo dal titolo
matrimonio con rito civile: tutto quello che devi sapere, invece, raccolgo un sacco di curiosità e di aneddoti non scontati, per essere pronta ad organizzare tutto nel modo migliore.
Arriviamo, ora, all’argomento caldo del post, così chiariamo una volta per tutte anche questo aspetto.
Chi può celebrare il matrimonio civile?
Nei blog seri, noiosi e tradizionalisti che parlano ancora del matrimonio civile come un matrimonio di serie B (e la cosa mi fa salire il crimine…), ti dicono che per rendere meno freddo il rito civile può essere celebrato da un amico
Ah… se vuoi sapere come fare a riconoscere i blog noiosi e tradizionalisti, ti basterà leggere quello che scrivono per l’abito da sposa. Se ti fanno venire il dubbio se per il
matrimonio civile è meglio un abito lungo o un abito corto, chiudi subito la pagina e scappa lontano!
Dicevamo, che poi mi perdo.
Effettivamente la legge italiana prevede che un qualunque cittadino italiano, che abbia compiuto la maggiore età e abbia i requisiti per votare, senza rapporto di parentela con gli sposi, possa celebrare un matrimonio.
Funziona effettivamente così?
In teoria.
In pratica, la delega deve essere richiesta al sindaco dal paese in cui il matrimonio viene celebrato e deve essere accettata dal sindaco stesso. Quindi la possibilità o meno di delegare un tuo amico a questo ruolo sta sempre al sindaco.
In tanti comuni italiani il sindaco non accetta deleghe a persone amiche degli sposi e non c’è motivo di fargli cambiare idea.
Di solito, però, questa cosa la scopri quasi subito.
Quando hai trovato la villa che ti piace, che sia anche casa comunale, ti basta parlare con il responsabile della struttura e chiedere informazioni.
Se la villa ha la delega, comune e responsabile si interfacciano con grande frequenza, quindi può riportarti come lavora di solito.
Se dovessi avere dei dubbi, ti basta chiamare in comune dove la villa risiede e parlare con l’ufficio anagrafe: ti rispondono prontamente e sempre in maniera abbastanza precisa.
Conviene sempre far celebrare il matrimonio ad un vostro amico?
La risposta è “dipende”.
Dipende da che aspettative hai. Di solito quando vuoi far celebrare il matrimonio ad un tuo amico, hai il terrore che il rito fatto dal sindaco sia effettivamente freddo e abbastanza impersonale.
Addio magia del matrimonio, che si perde inevitabilmente appena si leggono gli articoli del codice civile.
Non posso darti torto, ma senza quella parte il tuo matrimonio non è legalmente valido.
Quindi speri che il tuo amico, prima di passare alla parte burocratica della faccenda, dica qualche parola di benvenuto, racconti qualche aneddoto su di voi e magari gestisca e chieda ad altre persone di intervenire, per creare un po’ di emozione.
La verità è che tu non stai più chiedendo al tuo amico di sposarvi, ma hai proprio chiesto che il tuo amico scriva una vera e propria cerimonia nuziale.
Sappi che è una richiesta importante e impegnativa e questa persona potrebbe non sentirsela.
Inoltre, a volte, l’amico scelto non si rivela all’altezza delle aspettative. Magari dice cose troppo simpatiche e il momento degli scherzi non è sicuramente quello della cerimonia.
Magari si emoziona a sua volta, si impappina e fa perdere tutta l’ufficialità e l’importanza del momento.
L’altro lato della medaglia: la solennità del momento
Ora che hai scoperto chi può celebrare il matrimonio civile, ti mostro un lato della medaglia da valutare.
L’amico scelto per questo ruolo potrebbe non saper sostenere il momento. Ti ricordo che vi state sposando, quello che state per compiere è il fulcro fondamentale di tutta la giornata.
Senza questa cerimonia, stai solo organizzando una festa molto costosa.
La presenza del sindaco o di un assessore, conferisce solennità e credibilità maggiore al momento.
Non ci avevi pensato, vero?
C’è però una soluzione
In qualità di coordinatrice e professionista specializzata nella regia del matrimonio, non devo solo presentarti tutte le sfaccettature di un problema. Devo, soprattutto, presentarti la soluzione.
E, per tua fortuna, c’è.
La soluzione, anzi, le soluzioni (sono più di una) che ti propongo salvano “capra e cavoli”: tu hai la possibilità di avere il tuo matrimonio emozionante e personalizzato, e anche la parte ufficiale.
- Co-Celebrazione: l’amico designato si occuperà della parte simbolica e romantica (magari gli fai anche trovato un bel testo pronto), il sindaco farà la parte finale, quella meno romantica ma necessaria
- Rito simbolico: vai in comune di residenza, sposati lì solo con i testimoni e i genitori e poi fai il rito simbolico in villa. Risparmi i costi della gestione di un rito civile in un comune non di residenza e eviti problemi di deleghe e permessi. Questa scelta, per tutti i motivi elencati sopra, è la preferita dai vari sposi con cui ho lavorato in questi anni.
Attenzione però!
Non sottovalutare il coordinamento del matrimonio per la tua cerimonia all’aperto.
Scegliere chi può celebrare il matrimonio civile è solo un piccolo, infinitesimale aspetto che devi considerare.
E, senza le giuste dritte, anche il testo più bello può rivelarsi un fallimento.
Cosa puoi fare adesso?
Per scoprire se il giorno del tuo matrimonio sono libera e potrò aiutarti con il coordinamento,
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Foto scattata al matrimonio di