Sono una wedding planner specializzata nel coordinamento del matrimonio. Questo lo sai.

Di solito si rivolgono a me direttamente le spose. Sia quelle che vogliono un supporto durante tutti i lunghi preparativi del matrimonio, sia quelle che invece chiedono aiuto solo per l’ultima parte dei preparativi.

E’ il servizio di coordinamento, in cui sono la prima in Italia ad essere specializzata.

Più o meno sai già come funziona: mi chiami appena ti rendi conto che le cose da organizzare per il tuo matrimonio sono tante e vuoi una persona professionale, precisa e del settore che sia lì per te, per poterti aiutare, supervisionare che tutto vada bene e gestire anche tutti i fornitori che hai coinvolto in questi mesi.

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Ogni tanto, però, sono proprio le amiche della sposa che mi chiamano.

Amiche, testimoni, madri e sorelle che, da sole, si rendono conto di non poter seguire tutti gli incarichi che la sposa ha dato loro.

Ti voglio quindi raccontare questo episodio realmente accaduto.

L’anno scorso, verso metà maggio, ricevo la telefonata dell’amica di una sposa. Mi dice che la sua amica approfitterà della wedding planner della location, che però fornirà il suo aiuto solo quando gli sposi arriveranno al ricevimento.

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Tutto quello che accade prima, cioè durante la cerimonia in chiesa, dovrà essere seguito dalle testimoni perchè  la wedding planner della location -ovviamente- non ha competenza. Anzi, leggi bene l’articolo sopra per conoscere le differenze tra due figure che hanno nome simile ma compiti diversi.

Dicevamo.

Questa ragazza si è resa conto da sola che non sarebbe stato in grado di provvedere a tutto e, quindi, ha scelto di chiamarmi.

Mi ha spiegato come la sua amica ha immaginato l’ingresso in chiesa. Insieme, quindi, abbiamo cercato di capire quali compiti avrebbe potuto svolgere lei e per quali, invece, avrebbe dovuto chiedere il mio aiuto.

(Stai bene attenta, perché il lavoro che ho fatto al telefono con questa ragazza -disperata- è stato realizzare un timing vero e proprio… di solito sai che questo servizio è incluso nel pacchetto del coordinamento, ma continuando con la lettura di questo post ti sto svelando uno dei miei più cari segreti)

Le due testimoni sarebbero andate a casa della sposa per prepararsi con lei. Loro sarebbero arrivate già con trucco e parrucco a posto, così si sarebbero solo cambiate insieme. Sicuramente un bel momento da ricordare e un set fotografico molto suggestivo.

Essendo già lì, sarebbero state anche tra le ultime ad arrivare in chiesa.
I testimoni della sposo si sarebbero occupati di far entrare tutti gli invitati, così che sul sagrato non sarebbe rimasto quasi nessuno.
Dico quasi perchè la chiesa era di fronte ad un oratorio e ad una scuola, loro si sposavano di venerdì, praticamente scontato che alle 16 ci sarebbe stato un nugolo di persone fuori a curiosare.

Forse, a questo, non ci aveva pensato nessuno!

La testimoni avrebbero anticipato di poco l’arrivo della sposa, l’avrebbero aspettata fuori per aiutarla a scendere dalla macchina e sistemarle velo e strascico, poi sarebbero entrate al loro posto, quindi sarebbe entrata anche la sposa.

Fin qui, tutto semplice. Cioè, macchinoso e impegnativo per le testimoni, ma comunque abbastanza chiaro.

Il problema arrivava dopo. Se le testimoni erano impegnate per tutta la durata della cerimonia, chi si sarebbe occupato di allestire l’esterno?

La fiorista aveva già fatto il suo lavoro, preparando la chiesa prima dell’arrivo degli invitati, quindi…?

La sposa, infatti, aveva preparato una serie di piccole sorprese per gli ospiti e per rallegrare l’uscita dalla chiesa: non solo i coni con il riso, ormai una tradizione confermata, ma anche delle bolle di sapone e dei coriandoli, oltre ai fiocchi per le auto.

Lasciarli fuori da subito no, non si fa, è brutto.
Inoltre gli invitati avrebbero potuto già usarli, rovinare la composizione, portarli dentro. Poco pratico insomma.

Le testimoni, le uniche che avevano ricevuto indicazioni per l’allestimento, però, non avrebbero avuto tempo a sufficienza per organizzare e allestire.

Cioè: finita la cerimonia, dopo la benedizioni e l’applauso, i testimoni si fermano per le firme di rito. Con loro, il fotografo.
La chiesa vuota è anche lo scenario perfetto per le foto istituzionali – che non devono mai mancare-. Sono noiose, ma sono quelle che poi ti mancheranno davvero!

Quindi testimoni e famiglie più strette si fermano per le foto.
Quando escono hanno davvero poco tempo per poter allestire, senza tenere conto che gli invitati sono già fuori e si aspettano di trovarsi tutto pronto per prepararsi al lancio.

E’ solo quando ti sposi che ti rendi conto di come si fanno davvero le cose, e scopri che quel riso fuori dalla chiesa non è arrivato da solo e per caso.

Abbiamo dunque concordato che avrei procurato io il materiale e che mi sarei occupata dell’allestimento all’esterno.

Questo caldissimo venerdì di giugno arriva, io mi sono presentata in chiesa poco dopo l’ingresso della sposa e ho iniziato a lavorare all’allestimento.

Non è il mio lavoro principale, ma aiutare le persone in difficoltà in un matrimonio è per me quello che il giuramento di Ippocrate è per i medici.

Ho preparato i coni, il riso, i tavolini… e poi ho aspettato, in un angolo, l’uscita degli sposi. Bellissimi e felici proprio come ogni coppia deve essere quel giorno ma, soprattutto, sicuri che tutto sarebbe andato come loro hanno immaginato.

Peccato che… la sposa, in questo caso, non si è resa conto di aver sovraccaricato le sue testimoni di lavoro, creando più ansia che felicità.

E le testimoni, per non deludere la loro amica, perchè le vere amiche fanno davvero di tutto per esserti vicine quel giorno e farti felice, hanno chiesto aiuto supplementare a chi lo fa di professione.

Se tu tieni alle tue amiche tanto quanto loro tengono a te, allora salvale e assumi una coordinatrice professionista.

Stai leggendo il blog della prima in Italia ad aver creato questo servizio esclusivo, per lasciare alle spose tutto il divertimento dei preparativi senza arrivare però stressate al giorno del matrimonio.

Quando le cose si fanno intense, impegnative e incasinate, ecco che arrivo ad aiutarti!

Hai paura che le persone a te care si sentano private di un compito importante? In realtà, loro, sono le mie alleate perfette.

Io conosco il tuo progetto matrimoniale e lavorerò sempre e solo nel tuo interesse, ma loro conoscono la maggior parte dei tuoi invitati, permettendomi così di muovermi in serenità tra gli ospiti.

Chiederò a loro chi è la cugina che deve stare lontano dallo zio con cui ha litigato anni fa, oppure qual è la loro amica celiaca, così da segnalarla al catering per agevolare i camerieri nel loro lavoro.

Piccoli dettagli, ai quali adesso nemmeno pensi, che faciliteranno a tutti la giornata.

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Cosa puoi fare adesso?

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