Organizzare un matrimonio è facile.

Sì, insomma, l’hanno fatto tutti… cosa sarà mai? Su internet trovo tanti consigli e poi mia sorella (cugina, amica, collega) si è appena sposata e l’ho aiutata nei preparativi.

Quindi so cosa devo fare.

Mi dicono che la prima cosa da fare è scegliere la location e il catering, e anche questo punto l’ho già risolto perchè li ho conosciuti in fiera e mi hanno fatto un bello sconto; poi c’è l’amica della mia collega che canta in chiesa, l’amica di mamma è la fiorista del paese e conosce già tutto, i centrotavola sono inclusi…

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E, fin qui, non ci sono problemi.
Al tuo matrimonio manca ancora tanto, mancano tanti mesi. Tu non sei ancora entrata nell’atmosfera, stai organizzando tutto, sai che ti sposi ma ancora sei tranquilla e riesci a mantenere un certo distacco dalle faccende. I piccoli problemi che ti si presentano li affronti con serenità, tanto c’è tempo.

A farti pressione saranno più le tue amiche, tua madre o tua sorella, molto più emozionate di te. D’altronde si sa che spesso le amiche sono così felici di aiutare qualcuno nell’organizzazione del matrimonio perchè hanno modo di fare pratica per quando toccherà organizzare il proprio (che magari è molto lontano) oppure per rivivere i preparativi…

Tu invece continui a essere rilassata
Fai bene, davvero sembra che tutto sta filando liscio. E’ incredibile come tutti intorno a te si siano prodigati per aiutarti, facendoti anche risparmiare qualcosa.

A cosa serve, quindi, la wedding planner?

Un giorno, poi, sei in giro e incontri qualcuno che conosci, che ha saputo del matrimonio e, inevitabilmente ti chiede “come vanno i preparativi? A che punto sei?”

Tu, entusiasta, rispondi che “hai già deciso tutto, che hai coinvolto tante persone che conosci e che tutti sono molto felici di questo ruolo”.

Quindi, anche tu stai facendo questo errore nell’organizzazione del tuo matrimonio!

Arrivano, però, i due mesi prima del matrimonio e ti rendi conto che qualcosa non funziona, non fila come vorresti.

Eppure tutto sembrava facile e tutti si erano dimostrati entusiasti.

Gli invitati, che erano tantissimi quando hai portato le partecipazioni, ora sono ridotti di tanto e speri che la sala, che avevi scelto proprio per il numero alto, non ti faccia storie sul minimo obbligato di invitati.

Nel frattempo, la cantante amica della collega ti ha appena paccato perchè quel giorno ha preso un altro incarico, meglio pagato.
A te aveva fatto un prezzaccio, convinta dalla comune amicizia e dal timore di non occupare la data e avevi pensato che fosse una fortuna. Almeno non le hai ancora pagato l’acconto – o forse era meglio averglielo pagato-.

La fiorista, l’amica di tua mamma, non è in grado di realizzare quello che tu avevi in mente. Guarda storta le foto che hai preso da Pinterest. Sai anche tu che non puoi pretendere lo stesso identico effetto, non hai a tua disposiziona la suggestiva campagna inglese ma una chiesa… eppure sai perfettamente che quella composizione con le candele  ele lanterne starebbe benissimo!
Certo, il fatto che fa matrimoni da 25 anni ma che faccia sempre le stesse cose, avrebbe dovuto insospettirti.
Eppure avevi visto le foto che tiene in negozio, risalivano agli anni ’90 ma pensavi che fossero solo uno storico e che, nel frattempo, si fossero aggiornati.
Invece ci sono ancora composizioni triangolari sull’altare, la fiorista non vuole usare alcun fiore diverso da quelli che ha sempre usato in quella stagione e che non ne vuole sapere di procurarti la passatoia bianca.
Certo, tu già sapevi che sarebbe stato problematico, chela passerella bianca si sporca subito e che qualcuno deve togliere la copertura prima dell’arrivo della sposa, ma addirittura sentirti dire “no” a prescindere, ecco, un po’ ti ha infastidito.

Ti sembra che le cose si stiano complicando un po’ troppo.
Anche le bomboniere ordinate su internet dalla cina, ordinate molti mesi fa per essere certa della consegna, sono troppe e meno carine della foto.

Per fortuna almeno il catering continua a lavorare bene… pagato un po’ di più rispetto al solito, ma non ti stanno dando problemi.

Ovviamente non sai più come fare…

Ma la soluzione c’è

Ti voglio rassicurare: quasi tutte le spose vivono questi momenti e il racconto che ti ho fatto non è poi così tanto surreale o lontano dalla realtà.

Iniziare ad organizzare un matrimonio è molto facile, trovi on line moltissime guide sulle cose da fare e io stessa, con l’iscrizione alla newsletter pink, ti ho dato tutto l’elenco delle cose a cui potresti pensare.

Un vecchio detto recita “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” e, mai come nel matrimonio, è maledettamente vero!

Scegliere i fornitori, scegliere lo stile e le prime cose è facile e davvero molto divertente, gli open day sono momenti di festa dove puoi conoscere altre spose e confrontarti con loro.

Però le cose si complicano “sotto data”: le cose a cui pensare sono davvero tante, ad alcune non avevi nemmeno pensato e le hai scoperte solo leggendo i forum o parlando distrattamente con l’assistente dell’atelier mentre facevi la prova dell’abito.

Attenzione: c’è solo un ERRORE CHE NON DEVI FARE… ed è quello di affidare alle tue conoscenze la responsabilità di risolvere i problemi.

Temi che la fiorista si ostini a mettere una composizione dietro le sedie degli sposi in chiesa, eppure tu non vuoi e hai già pensato a qualcosa di diverso. Quindi chiedi ad una tua amica di controllare la situazione ed, eventualmente, di spostare la composizione.

Poi bisogna controllare che arrivi la nuova cantante, che i libretti messa vengano posizionati correttamente… e il tuo vestito, il bouquet (non vuoi essere una sposa microfonata!) le fedi…

Le tue amiche ti hanno detto di chiedere a loro, ma io ti consiglio di non farlo.

Le motivazioni?

  1. Dovresti dare troppe indicazioni, troppe spiegazioni. Spiegare perchè vuoi i libretti in quella posizione e non vicino, come fare qualcosa. Troppe istruzioni stancano te (che ti dimentichi di dire qualcosa di importante ma per te scontato) e agitano la tua amica.
  2. Non è detto che facciano proprio quello che tu vuoi perchè, semplicemente, non conoscono il progetto matrimoniale nella sua interezza. Non hanno idea delle sorprese che hai realizzato e quindi, magari, facendo di testa loro, rovinerebbero qualche delicato meccanismo.
  3. Non conoscono i fornitori, non sanno nel dettaglio quali accordi hai preso e anche una piccola interferenza potrebbe non risultare gradita.

Queste sono solo alcuni degli accorgimenti che ti consiglio di prendere.

L’UNICA SOLUZIONE VALIDA È ASSUMERE UN COORDINATORE DEL MATRIMONIO (ME)

No, quella della location non vale e ti spiego in questo post perchè:
leggi anche Differenze tra wedding planner della location e coordinatrice

La spesa, a metà matrimonio, potrebbe spaventarti, ma il risparmio di stress e la riduzione dei problemi è senza prezzo.

Sapere che per qualunque evenienza hai a chi rivolgerti, che conosce perfettamente lo svolgimento del matrimonio e può intervenire in maniera razionale e oggettiva anche nel caso di piccoli imprevisti, facendo esattamente quello che ti piace ma con l’esperienza che solo chi ha coordinato molti matrimoni può avere, è più rilassante di un massaggio total body in una SPA in riva al mare (ok, forse ho esagerato!)

Quindi, chiamami e risolviamo insieme tutti i possibili impicci che potrebbero capitare nel giorno più bello della tua vita.

Qualche giorno fa stavo rileggendo un libro di una serie che mi è piaciuta molto.
La serie è “I Love Shopping” e il libro in questione è il numero tre, quello “in bianco” in cui la protagonista si sposa con l’amore della sua vita.

La conversazione avuta con la sua wedding planner (è ambientato a NYC, ovvio che lì prenotino la wedding planner prima ancora della location!) mi è sembrata molto reale e te la riporto qui sotto:

“Hai idea di quanta organizzazione richieda un matrimonio”
“Bhe…”
“L’hai mai fatto prima?”
“No, ma…”
“Un sacco di ragazze la pensano come te” prosegue Robyn annuendo “E sai chi sono?”
“Ehm…”
“Sono le ragazze che scoppiano in lacrime al taglio della torta perché sono troppo stressate per godersi la festa. Vuoi essere una di loro?”
“No” rispondo allarmata
“Ovvio che no” Robyn si appoggia allo schienale soddisfatta “Rebecca, io ti solleverò da ogni preoccupazione. Mi farò carico di tutto lo stress, le fatiche e le seccature.”

Dal libro “I Love Shopping in Bianco”, Sophie Kinsella”

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Cosa puoi fare adesso?

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