Tra i mille luoghi comuni che sento sul matrimonio, ce ne è uno che è tra i più difficili da sradicare.

Questa espressione l’avrai pronunciata anche tu, magari sfogandoti con la tua amica dopo che il budget destinato alle nozze ha iniziato a lievitare quasi senza che te ne accorgessi.

Sono bastati un paio di “ma sì, tanto ci sposiamo una volta sola” e qualche “oddio, a questo non avevo pensato ma lo voglio proprio” ed eccoti a pensare che “Quando parli di matrimonio i prezzi raddoppiano”

Effettivamente la percezione è proprio questa.

L’obiezione che fanno più spesso riguarda la parte di catering/ristorante. Com’è che in un agriturismo, dove se vai a mangiare una sera spendi € 30/40,00 a persona, appena parli di matrimonio il prezzo raddoppia?

Perché se vai da un fiorista a prendere un mazzo di fiori tipo bouquet, ti chiede dalle € 40,00 alle € 50,00 -ma anche meno, se i fiori sono grandi e di stagione- mentre se parli di bouquet da sposa, si parla di cifre dalle € 80,00 alle € 100,00?

E potrei andare avanti con mille esempi: l’acconciatura, il trucco, i dettagli, le bomboniere, la musica.

Puoi gridare al complotto, allo stato cattivo, alla casta, alle scie chimiche e a tutto quello che desideri.

Se anche tu pensi che ogni volta in cui hai parlato di matrimonio i prezzi sono raddoppiati, allora continua a leggere.

Ti spiegherò perché è vero e perché, dopo che lo avrai scoperto, non vorrai pagare un centesimo di meno.

Non posso mentire quando si tratta di matrimonio e quando c’è in mezzo il mio lavoro.

È però doverosa una premessa: gli anni ’90, per nostra fortuna, sono terminati. Quindi l’idea del “questi si sposano e hanno i soldi, tanto vale spennarli” è terminata da tanto tempo.
La crisi esiste e la contrazione dei consumi ne è la prova tangibile, anche nel settore wedding. Si cerca l’offerta migliore e non solo quella di moda, si cerca qualcuno di molto bravo che valga i soldi che chiede e le coppie scelgono con molta attenzione a quale servizio dedicare più budget e a quale, invece, meno.

Pensiamo al caso più eclatante, il pranzo di matrimonio.

Pranzo di matrimonio, i prezzi raddoppiano: ecco perchè.

Una cena in un bel ristorante ha un costo. Al matrimonio, raddoppia.

Peccato che in un matrimonio non incide solo il cibo (tutti facciamo la spesa e sappiamo quanto costa la pasta o il filetto), ma il lavoro prima e dopo. Non è mai la questione della materia prima, ma di tutto quello che gira intorno.

Gli allestimenti, i tavoli, le tovaglie, l’apparecchiatura, le stoviglie.
Il carico/scarico e allestimento/disallestimento
Ma anche la preparazione dei buffet (che richiedono la preparazione di molto più cibo rispetto alle portate servite), il numero delle portate servite (almeno 2 primi e un secondo), il beverage.
Il costo include quasi sempre la torta.
Il personale di sala (per un servizio al tavolo ottimale si conta almeno un cameriere ogni 10 ospiti) e quello di cucina (un cuoco ogni 25 ospiti + eventuali aiuti cuoco + sbarazzo + lavapiatti).
Le ore di lavoro. Per un pranzo alle 13, si è iniziato a lavorare dalle 8 del mattino e si termina almeno un ora dopo che gli ospiti sono andati via.

Un ristorante normale ha un ritmo ingranato, in cucina ha la metà delle persone, la sala è sempre pronta e non va ogni volta allestita e poi disallestita anche in tempi brevi, i clienti non arrivano tutti contemporaneamente e la media delle persone prende un antipasto, un primo o un secondo e al massimo un dolce.

Per due anni e mezzo ho lavorato per un catering e un giorno, per curiosità, ho fatto il conto di quanto costa allestire un tavolo per 10 persone: solo per l’apparecchiatura, il costo era di € 12,00 a persona.

Un’altra categoria che soffre della sindrome “alla parola matrimonio i prezzi aumentano” è la fiorista.

Il mazzo di fiori che ti fai fare in negozio, con i fiori di stagione già presenti -e quindi una scelta limitata-, anche se ha la forma di un bouquet, è frutto di un semplice calcolo matematico: costo del singolo fiore x numero di fiori presenti = totale del mazzo.
Più costa, più fiori hai.

Poi il fiorista li prende, li dispone su un foglio in maniera armonica, toglie il gambo e le foglie in eccesso, chiude con della carta colorata allegra, un fiocco grande e stop.

Il bouquet di un matrimonio, invece, è fatto “su misura”. I fiori sono stati comprati solo per quella occasione, spesso fatti arrivare pochissimi giorni prima per garantirne la massima freschezza. Un bouquet è compatto, ha una forma armoniosa e precisa, non ha orpelli intorno che possono mimetizzare le imprecisioni, al massimo un nastro decorativo. Vengono usati solo i fiori più belli ed in perfetto tono con l’abito.

La cura messa per la sua realizzazione è importante.

Anche i centrotavola non fanno eccezione: la quantità di materiali usati, i decori, la composizione, lo stile e anche solo la consegna e il ritiro ti faranno ricredere sul costo.

Ho giusto scritto un post sulla mia pagina Facebook in cui dimostro che comprando i pezzi singoli non sempre si risparmia.

Non vengono risparmiati da questa ondata di lamentele:

  • i fotografi: anche loro sono in ballo 10/12 ore durante un matrimonio, sempre con la macchina pronta per non perdere il momento migliore. E poi, ore e ore di post produzione: che non vuol dire modificare le foto con photoshop, ma rendere perfette delle belle foto!
  • make up artist e parrucchiere: un lavoro ben fatto richiede tanto tempo e grande qualità. Il famoso trucco naturale o “nude”, tanto caro alle nostre VIP,  è sempre frutto di lunghe ore di lavoro e di sapiente applicazione dei prodotti. Stesso ragionamento per un pettinatura che ha l’arduo compito di restare in ordine per lunghe ore nonostante verrà sottoposta a mille torture.
  • musicisti: montano l’attrezzatura almeno due ore prima dell’arrivo degli ospiti e se vanno solo quando la location è vuota. L’attrezzatura è costata cara, la bravura è frutto di anni di studi, la professionalità nel saper far ballare la gente è esperienza che non si può quantificare.
  • SIAE: è una tassa obbligatoria. Non si può evitare nè barare perchè ormai fanno controlli incrociati. Non pagarla o cercare di farsi fare lo sconto vuol dire esporsi a dei controlli (e li fanno davvero!) che vuol dire: fermare la festa, fermare la musica, dover mostrare mille documenti a conferma di quanto dichiarato. Sicura che vale la pena rischiare?

L’eccezione conferma la regola

Io sto parlando di fornitori affidabili, professionali, che fanno il loro lavoro impegnandosi al 100% certi di dare davvero il meglio. Sto parlando di fornitori con cui collaboro regolarmente o con cui mi sono trovata a collaborare che hanno mostrato correttezza e precisioni.

Tutti offrono un servizio eccellente in vista di un giorno speciale e che sanno essere non replicabile. Non possono farti un’altra acconciatura o un bouquet più bello se il primo non piace, non c’è la seconda possibilità e tu stessa vuoi che tutto sia impeccabile e curato.

Le eccezioni ci sono sempre: sono persone poco professionali, che non sanno nemmeno loro quanto valgono e hanno semplicemente deciso il prezzo “perchè gli altri fanno così”. Loro non sanno proprio cosa stanno facendo, mancano di tecniche imprenditoriali e di marketing. Ma dare la colpa a tutto il settore per pochi esemplari, non è proprio giusto.

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