Sembra assurdo, ma capita -più frequentemente di quello che pensi- che alcune spose arrivino ad odiare i preparativi del proprio matrimonio.
Non sto esagerando, anzi, mi piacerebbe fosse solo un semplice trucco narrativo per metterti agitazione, ma è quello che accade per davvero ad alcune ragazze.
Il motivo è molto semplice: stanno organizzando il matrimonio di qualcun’altro.
Della mamma, forse. O delle amiche, della sorella… di chiunque altro che non sia il proprio.
Quando inizi ad organizzare il tuo matrimonio parti sempre convinta che lo farai davvero come hai sempre sognato e che non ti farai mai influenzare da nessuno.
In un modo o nell’altro, queste convinzioni, così ferree subito dopo la proposta, crollano miseramente nei primi mesi di preparativi.
Che sia un po’ di senso di colpa (mannaggia…!), la voglia di far felici le persone importanti, di solito la mamma che tanto ci tiene a vederti vestita da sposa, unita a quella strana percezione per cui “ci si sposa una volta sola quindi devo fare come da tradizione”… ed ecco che la cerimonia informale sul prato con un abito corto e colorato si trasforma in un super classico matrimonio in chiesa con abito bianco e velo cattedrale.
Sta capitando anche a te?
Non sto parlando delle normali piccole concessioni che capitano durante l’organizzazione del matrimonio. È NORMALE CEDERE A QUALCHE PICCOLA TRADIZIONE, venire incontro a piccoli desideri di mamma e suocera, qualche tradizione del tuo partner.
Ma sto parlando di PICCOLA ECCEZIONE che farà felici tutti e… anche te, in qualche modo.
In ogni caso, prima di continuare con i preparativi, è bene che ti faccia qualche domanda sui preparativi per capire se stai davvero organizzando il matrimonio dei tuoi sogni o stai accontentando altre persone.
Stai davvero organizzando il matrimonio dei tuoi sogni?
Prima di continuare con i preparativi, è bene che ti fermi e analizzi la situazione.
Quando parlo di “matrimonio dei tuoi sogni” non mi riferisco all’idea romanticamente astratta di matrimonio che ogni bambina si fa giocando con le bambole.
Parlo proprio della cerimonia che, da adulta, è più vicina a quello che sei.
Magari è davvero essere principessa per un giorno, con abito ampio, carrozza coi cavalli e principe azzurro che ti aspetta all’altare.
O magari è una sposa molto informale, che preferisce una grigliata sul prato.
Te lo ripeto: è normale che anche in un contesto molto informale e anticonvenzionale ci sia qualche accenno alla tradizione.
Ho preparato alcune domande per te, che spero ti possano aiutare a far chiarezza.
Non è un test, non devi rispondere SI o NO per forza. Usalo come personale riflessione e se ti senti felice, allora io sono felice per te.
– Avete scelto una cerimonia che rispecchi le vostre convinzioni?
Rito religioso, civile o simbolico… qualunque tu abbia scelto, deve essere quello che rispecchia voi e quello in cui credete.
Spesso ci si sposa in chiesa perché “si fa così” o perché “la cerimonia è più bella” o ancora “le nostre mamme ci tengono”.
A volte sei obbligata al rito civile perché uno dei due è divorziato, ma non ti rassegni ai 10 minuti canonici standard. Ti piacerà sapere che è possibile integrare la cerimonia simbolica al rito civile, che può rendere tutto più emozionante.
Ricordati che la cerimonia è il momento più importante di tutto il matrimonio, mi permetto di dire che È IL MATRIMONIO VERO E PROPRIO e che il resto sono solo festeggiamenti.
La promessa che fai (davanti a Dio, al Sindaco o agli amici) è importante ed è quella che permette poi tutto il resto.
Non accettare alcun compromesso, non accontentare nessuno. Fai quello che ti senti!!
– Abbiamo invitato chi vogliamo davvero vicino quel giorno?
Eravate partiti da una lista piccola, i parenti che vi stanno davvero simpatici e gli amici con cui avete più confidenza, che frequentate con regolarità
Poi sono arrivati i dubbi sui famosi “+1”, cioè mogli e fidanzati che faceva brutto lasciare a casa.
Si sono aggiunte richieste dei genitori di invitare zii e parenti che non si sentono ma che per loro sono importanti.
E poi i colleghi, quegli amici che senti poco ma che ti stanno simpatici e che quattro anni fa ti avevano invitato al loro matrimonio, quelli che si autoinvitano e per cui non hai la faccia di tolla di rimbalzare…
Dubbi normalissimi che prendono tutti… anche me!!
Ma ricordati che spesso saranno proprio gli invitati più pericolosi. Perchè insistono per venire, mettono il muso e poi paccano all’ultimo con scuse pessime.
Sono quelli che criticheranno tutto, ogni singola scelta che farai e magari non si presenteranno nemmeno con un regalo degno di questo nome (lo so che ci pensi, lo so bene!) e non per motivi di difficoltà economica.
Valuta bene chi sono queste persone:
– le hai sentite / frequentate nell’ultimo anno?
– sei contento di sentirle / vederle?
– offriresti loro la cena?
– sono persone davvero vicine a voi o divertenti e che faranno bene alla vostra giornata?
Ogni risposta negativa è un motivo in più per NON invitarle.
Ricorda: più invitati inutili, più costi per le bomboniere/partecipazioni/coperti, più rischi di pacco!
– Abbiamo scelto bene i nostri testimoni?
Io, questa volta, posso rispondere sì. 10 anni fa… no, ne ho sbagliata uno su due!
I lavoro del testimone è un ruolo importantissimo, che testimonia la vostra unione e ne garantisce la legalità. Un ruolo istituzionale. Essere scelto come testimone è una grandissima riconoscenza di stima e affetto.
Ecco perché non devi cadere nella trappola del “devi scegliere tuo/a fratello/sorella” per motivi di sangue quando magari nemmeno vi parlate, o scegliere quell’amica di infanzia solo perché glielo hai promesso quando andavate a scuola ma ora avete preso strade molto diverse e non la senti più così amica.
Non posso dirti chi scegliere o come scegliere. Ti dico solo di scegliere molto attentamente!!!!!
– Ho scelto di avere le damigelle, ma sono sicura che sia stata una buona idea?
Con me puoi essere sincera.
Con me non devi tenere il ruolo della sposina felice, di quella che sta facendo tutto giusto. Con me, qui, in questo blog, puoi ammettere di aver fatto una cagata a chiedere alle tue amiche di farti da damigelle.
E anche al tuo nipotino di fare il paggetto.
Perché ti stanno rendendo la vita complicata e quello che pensavi fosse un momento di divertimento si sta rivelando una vera e propria battaglia.
Le foto americane con le damigelle vestite uguali intorno alla sposa in foto deliziose e scenografiche ti hanno tratto in inganno.
Inizialmente erano tutte contente. Poi sono subentrate le rogne del: no all’abito tutte uguale, no a quel modello, sì a quel vestito, no costa troppo, sì così va bene, fai come vuoi, ok ci facciamo schifo.
Che palle, puoi dirlo apertamente!!
D’altronde, mettere d’accordo tutte è complicatissimo: non solo per gusto personale, ma anche per fisicità e stile di abito.
Io ho avuto damigelle. Una si è autoeliminata durante i preparativi, l’altra è stata persa per strada negli anni. L’unica sopravvissuta è stata promossa a testimone.
Io sono stata damigella e mi sono impuntata sul non indossare un abito monospalla perché mi stava male.
Se le hai scelte e ti stanno rendendo difficili i preparativi… salutale: resterete comunque amiche e i preparativi continueranno alla grande anche senza di loro!!!
Io, come organizzatrice, non dirò mai NO a scelte personali, soprattutto se queste rappresentano esattamente quello che desiderate per il giorno del matrimonio.
Anche vestirti di jeans o arrivare a cavallo o sposarti su un’isola.
Sono pronta a sostenere con fervore tutte le tue scelte, anche quelle fuori dagli schemi che magari mamma e zia non approvano.
Come ho già detto: sono una wedding planner semplice, se ti piace io dico Sì.
Io ci sono al tuo fianco e se vuoi sapere come lavoro e quali servizi offro, scrivimi.
Cosa puoi fare adesso?
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