Ogni sposa che si avvicina all’organizzazione delle nozze ha delle domande che non osa fare.

Perché non si fa, perché “fa brutto”, perché “si deve”.
Mettiamo le cose in chiaro da subito: le nozze sono tue e puoi fare (quasi) tutto quello che ti piace. Se questo non crea problemi agli ospiti -nel senso che non è fonte di disagio e di malessere quel giorno, come potrebbe essere mettere solo musica metal perché piace allo sposo e ai suoi amici più intimi, o una cena interamente vegana solo perché lo vuole la sposa- allora non ti devi fare alcuno scrupolo.

Dico sempre che devi pensare ai tuoi ospiti, quel giorno sei la sposa e la padrona di casa che offre un bel ricevimento, una bella festa a chi vuole bene, ma se a te piace qualcosa è giusto che ci sia.
L’esempio della padrona di casa non è così lontano da quello che cerco di dirti.

Organizzi una cena a casa tua e inviti i tuoi amici. Il minimo che fai è dare una bella riordinata a casa (fa niente se prendi le giacche appese all’ingresso per chiuderle al volo nell’armadio e lanci sul balcone le scarpe lasciate nell’antibagno, l’importante è farla sembrare in ordine), apparecchi bene la tavola e prepari una cena sfiziosa con i tuoi cavalli di battaglia.
Poni attenzione a gusti e intolleranze degli invitati ma di sicuro non alteri completamente quello che sei.
Se hai un gatto o un cane e qualcuno è allergico o ha paura dell’animale, lo dici con serenità -anche se sicuramente già lo sapranno- e poi starà all’invitato agire di conseguenza, senza che tu debba impazzire, mantenendo sempre il buon senso. Nemmeno da dire che se il cane salta addosso alle persone verrà trattenuto e magari il gatto lasciato tranquillo in un angolo di casa.
D’altronde ricevere è un arte, spesso dimenticata, ma comunque molto apprezzata

Leggi anche: La perfetta padrona di casa

Questo è il mood con il quale organizzi il ricevimento del tuo matrimonio.

Fai in modo che tua cugina celiaca abbia un menù dedicato, che tuo papà vegetariano abbia una valida alternativa anche durante il secondo e presti attenzione che la musica piaccia a tutti scegliendo un DJ professionista che sappia come far ballare e abbia esperienza nei ricevimenti di nozze, riservando le tue canzoni preferite (chissenefrega del genere, sono le vostre!) per i momenti più importanti e significativi.

Vuoi sapere quali sono i momenti più significativi delle nozze? Leggi questo post: Le canzoni delle nozze

Se non hai ispirazioni e vuoi sapere quali sono le più scelte dalle coppie, leggi qui: Le più famose 10 canzoni per il primo ballo

Nonostante tutte queste indicazioni, forse sono le prime raccomandazioni che faccio a chi sta per organizzare le proprie nozze, sono ancora tante le domande che restano non dette, per timore della risposta, perchè quella cosa l’ha fatta tua cugina e ti sembra che sia fondamentale.

Per fortuna ci sono io, che non ho peli sulla lingua, che non faccio matrimoni fotocopia e che mi piace rompere le tradizioni.

D’altronde, i matrimoni che ho seguito in questo 2016 sono tanti e davvero tutti diversi tra loro. Ho scritto un post dedicato, lo puoi leggere qui: i miei real wedding 2016 

Le 6+1 domande sulle nozze che non avete MAI OSATO FARE!

Le ho raccolte per te, per farti uscire dall’imbarazzo di chiedere anche se non c’è mai domanda stupida quando si tratta del tuo matrimonio!

1.
Matrimonio senza bambini: non si offenderanno gli amici con i figli?

Non volere invitati sotto i 14 anni è una scelta più comune di quello che pensi. (e anche lecita!)
E’ sufficiente comunicarla con largo anticipo e senza farsi troppe paranoie… magari adducendo la scusa della capienza della location o, meglio, dicendo la verità “cari amici, vogliamo che per un giorno torniate i nostri amici e non solo genitori”.

Una coppia che ho seguito qualche anno fa mi aveva annunciato, già dal primo appuntamento, di aver detto ai loro amici di non volere bimbi al loro matrimonio.
La scelta inizialmente mi aveva spiazzata, visto che anche loro hanno una figlia e che quasi tutti i loro amici avevano figli. Mi hanno spiegato che per le loro nozze volevano tornare ragazzi, divertirsi. Sono una coppia di 40 anni, i figli sono onnipresenti nelle loro giornate e nei loro discorsi e, per una sera, per un giorno, il loro giorno, non volevano che gli amici abbandonassero i festeggiamenti troppo presto per correre dai figli. La loro stessa figlia, presente quel giorno, dopo l’aperitivo ha lasciato la festa con la baby sitter.
Contrariamente al pensiero comune, i genitori erano ben contenti di lasciare i figli, per una sera, ai nonni. Loro sono tornati ragazzini e l’open bar è stato un vero e proprio investimento!
Qualcuno non ha trovato nessuno a cui portarli, ma si trattava veramente di 6/7 bambini e per loro è stato comunque previsto il servizio di animazione!

2.
Come mi comporto con il pasto degli operatori (fotografo, DJ)? Devono mangiare le stesse cose dei miei ospiti?

Nessun dubbio su questa risposta: SI’.
Mi rendo conto che, però, tra fotografi, videomaker, musicisti, wedding planner e animatrici rischi di avere a tua disposizione uno staff che incide molto sul budget. Il trucco per gestire questo problema è davvero semplice: gli operatori -e te lo dico per esperienza-, soprattutto al nord, non si aspettano nemmeno lo stesso trattamento degli ospiti. Non sono interessati a mangiare 2 primi, il secondo, il sorbetto etc etc, chiedono solo un posto dove sedersi (e non interessa il centrotavola o il servizio bello), tanta acqua da bere e un piatto caldo per ristorarsi, visto che lavorano dalle 6/7 ore fino a circa 12/15 ore.
Il catering applicherà uno sconto importante (almeno il 50%) o comunque farà un prezzo di favore.

Come disse una mia cliente, a cui organizzai l’inaugurazione dell’ambulatorio: “un piatto caldo non si nega a nessuno”

Leggi anche: Perchè devo pagare il pranzo allo staff

3.
Le damigelle alle mie nozze devono avere tutte lo stesso abito? Chi lo paga?

Le damigella al matrimonio sono una presenza relativamente nuova, importata dall’America. La trovo una bella tradizione, per coinvolgere le nostre più care amiche che non hai potuto scegliere come testimoni.
Ricordati che sono soprattutto un aspetto scenografico della cerimonia, si devono distinguere dalle altre ospiti quindi è bene che abbiano tutte lo stesso abito o un filo conduttore nella scelta del vestito, proprio per avere il bel colpo d’occhio.
Puoi chiedere alla tue damigelle di acquistare l’abito, ma ricordati di non imporre, in quel caso, un prezzo troppo alto o un modello troppo ardito: chi paga ha anche il diritto di scegliere!

Leggi anche: Damigelle al matrimonio – istruzioni per l’uso (guarda bene, nella foto ci sono anche io!)

4.
Devo invitare anche i miei colleghi? E il capo?

Questa è una domanda molto complicata e vige davvero il buon senso. Ogni situazione è a sè e dipende tanto dall’azienda in cui lavori, dal clima che hai instaurato, da quanto tempo sei in ufficio. Se è una multinazionale, invita solo le persone con cui hai legato davvero e che reputi amici. Se lavori da tanto tempo in una piccola realtà, invece, è buona cosa invitare tutti.
Per i capi: invita solo se i rapporti sono molto buoni o di cortesia. Di solito, nella conta degli invitati, qualche +1 e qualche eccezione di questo tipo è sempre da prevedere.

Leggi anche: Chi invitare al matrimonio!

5.
Gli invitati non hanno confermato la loro presenza: come mi comporto?

Nonostante sulla partecipazione ci sia scritto a caratteri cubitali R.S.V.P. (l’acronimo di Réspondez, s’il vous plait, cioè “per favore rispondere”), tradotto nel più chiaro e italianissimo “si prega di dare conferma”, spesso seguito dal numero di telefono della coppia, molti invitati non si preoccupano di confermare se ci saranno o no, dando per scontato che “ma lo sai che tanto veniamo”.
Qui, purtroppo, devi agire in prima persona e telefonare. Puoi chiedere a mamma e suocera di contattare il parentado più vicino a loro, trattenendo per te gli amici e i colleghi, ma una telefonata di cortesia va comunque fatta.
E’ una cosa poco elegante, ma necessaria. Ricordati che dovrai dare al catering un numero preciso di ospiti e su quel numero sarà fatto il conteggio finale… essere il più precisi possibile è dunque fondamentale.

Leggi anche: Quando si riceve la partecipazione
(da inoltrare a tutti i tuoi contatti… a scanso di equivoci)

6.
Possiamo chiedere come regalo “la busta” al posto del viaggio o della più classica lista nozze?

Ci si sposa sempre più avanti con l’età, spesso gli sposi già convivono da qualche anno e quindi hanno casa già arredata e funzionale e non hanno bisogno del solito servizio di piatti o di qualche fantasioso accessorio da cucina.
Anche la lista nozze viaggio ha un po’ stancato e sempre più coppie si trovano a chiedermi come poter dire ai loro invitati di fare “la busta”, poco romantica ma sempre molto gradita.
Ormai la busta è una tradizione comune, ma va ancora trattata con garbo e con molta attenzione. Insomma, è brutto dire “dateci i soldi, grazie” -anche se è quello che pensano tutti-.
Esistono comunque alcuni modi per raggirare il problema: aprendo una lista nozze fittizia (ci sono tanti siti che fanno collette, anche per il matrimonio), aprendo un conto corrente dedicato esclusivamente allo scopo oppure preparando un grande salvadanaio, a forma di wedding cake, per conservare le buste che arriveranno il giorno del ricevimento.
Purtroppo, l’unica cosa da fare è: essere sinceri e chiedere espressamente la busta. Fatelo dire alle vostre mamme e ditelo agli amici più cari, penseranno loro a far girare la voce.
Solo una cortesia: non mettere nella partecipazione il cartoncino con l’indicazione della lista nozze. E’ brutto e per niente elegante!!

E infine, la domanda bonus.
Sì, ho detto che sarebbero state 6, ma quella che segue vale un po’ per tutte. Potrebbe essere la numero zero, vista l’importanza che ha nei discorsi dei futuri coniugi.

Quanto costa sposarsi? Posso risparmiare?

Rispondere in maniera semplice è praticamente impossibile.
Il costo dipende da cosa vuoi per il tuo matrimonio: una villa sul lago, in un sabato in pieno luglio costa molto di più rispetto ad una bella location, decentrata o in campagna, in un giovedì d’autunno.

Puoi risparmiare? Certo! Ci sono mille modi, la maggior parte riguarda il trovare una soluzione simile ma non uguale.

Ma così non è scendere a compromessi? Certo, ma d’altronde non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

Però… però… c’è un metodo comprovato per conoscere con largo anticipo quanto spenderai per il tuo matrimonio.
Lo puoi fare all’inizio, quando ancora stai scegliendo i dettagli.
Lo fai pensando al top, al meglio che puoi avere e poi ritoccando in corso d’opera.

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Cosa puoi fare adesso?

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