Mi sono presa molto tempo per scrivere un post su questo argomento.

Mi è sempre sembrato un tema molto delicato da trattare e non l’ho mai approfondito particolarmente.

Che poi, se ci pensi bene, è un controsenso, visto che ne ho già organizzati due.
Da sempre sostengo che l’amore è amore. Punto. Non ha sesso, età, colore, etc.
Cioè, nemmeno da discutere il contrario e nemmeno da trattare con chi dice il contrario.

Unioni civili, Matrimoni arcobaleno, Matrimoni LGBT

Dicevo… da quando I Matrimoni di Pink / Colorato di Pink, la mia agenzia di wedding planning è aperta, ho già avuto il piacere di organizzare ben due matrimoni gay.

Il primo nel luglio del 2013.
All’epoca ancora non si parlava di unioni civili in Italia e la coppia è dovuta volare per convalidare la loro unione in Norvegia, uno dei paesi dove i coniugi non hanno bisogno di avere la residenza per sposarsi. In Italia l’unione non sarebbe mai stata riconosciuta, ma a loro poco importava. I loro obiettivi erano altri.

P&D hanno contratto matrimonio legalmente in Norvegia di venerdì con i loro testimoni, sabato sono rimasti a Oslo per festeggiare e sono tornati a Milano domenica nel pomeriggio.
Un tappa a casa per un pisolino e per vestirsi e poi sono arrivati alla location, a Milano, dove si sarebbe replicato il rito, officiato dall’allora presidente dell’Arcigay di Milano Marco Mori, amico degli sposi.

E’ stato un matrimonio ma aveva il sapore di una (vera!) festa.
Il testo della cerimonia è stato scritto da loro, così come le promesse. Breve, ma molto intenso.
La cerimonia si è tenuta nella sala principale della villa, in piedi davanti a tutti gli amici che li circondavano. E che piangevano, sinceramente commossi.
Io, purtroppo, mi sono persa questo momento. Il mio lavoro di wedding planner e di coordinatrice del matrimonio mi ha trattenuto in giardino, sotto il portico, che guardavo il cielo, decidendo se la pioggerellina estiva sarebbe stata solo un leggero fastidio passeggio o potenzialmente un elemento disastroso.
Per fortuna il cielo si è aperto in fretta subito dopo la fine della cerimonia ed è bastato asciugare le sedute di ferro battuto in giardino per far iniziare la festa.

Il ricevimento era un ricco buffet, realizzato all’amico Chef di uno degli sposi (anch’esso Chef). Una vera goduria!
Sono poi arrivati i tradizionali momenti del lancio del bouquet, del taglio della torta, della consegna delle bomboniere…

Tre anni dopo, a giugno 2016, ho avuto la fortuna di lavorare e coordinare il matrimonio di A&P.
Come sai è dall’ottobre dell’anno scorso che si sentiva parlare della legge relativa alle unioni civili, ma quando abbiamo iniziato i preparativi era ancora in fase di approvazione.
Questo intoppo burocratico non ha fermato la macchina organizzativa di questa nuova coppia.
Loro si sono sposati a giugno e, anche se la legge era passata da poco -ma ancora non c’erano disposizioni su come  gestire l’unione-, hanno continuato con l’organizzazione del matrimonio.

Tutto si sarebbe svolto in una villa sul lago: cerimonia celebrativa nel giardino, con il testo della funzione scritto da un celebrante di professione e seguita in maniera dettagliata dalla coppia, che hanno anche creato un loro rito per sigillare l’unione e scambiandosi delle promesse molto emozionanti.
Anche in questa cerimonia tutti piangevano (e all’interno del libretto della cerimonia erano stati messi dei kleenex preventivi).

Anzi, a essere sincera ho visto piangere la maggior parte di persone solo a questi due matrimoni.

Poi aperitivo, foto di rito, cena seduta con intrattenimento a cura di due esuberanti Drag Queen, lancio del bouquet, taglio della torta, bomboniera e balli scatenati

Io ricordo tutti i matrimoni che ho organizzato, ma questi due si sono presi un pezzettino del mio cuore.
Per l’intensità dell’unione, dell’affetto sia della coppia che delle persone intorno a loro. Nei loro occhi ho avuto la fortuna di vedere il vero amore.
E no, non sto facendo la politically correct, non lo sono proprio. Sono solo una romanticona.

Quindi spesso posto sui miei profili social foto di matrimoni same-sax, perchè l’amore è solo amore. Love Is Love. 

Sono “solo” matrimoni

Anzi…. perchè devo sentirmi inadeguata o strana a parlare di matrimoni tra coppie dello stesso sesso?
Sembra quasi che lo faccia per vantarmi, quando, in realtà, mi sembra di raccontare matrimoni come tanti altri fatti in 4 anni di attività ufficiale, più quelli seguiti nei più di 10 anni di militanza nell’organizzazione degli eventi.

Gli elementi distintivi di un matrimonio sono sempre gli stessi:

– due persone che si amano
– tanti amici intorno per festeggiare
– una festa da organizzare (cibo, decorazioni, bomboniere, intrattenimento)

Anche i problemi da gestire sono gli stessi:

– invitati che non confermano
– gelosie e invidie per le nozze
– problemi con il budget

E’ come se dovessi specificare le differenze tra i matrimoni che posso organizzare e che ho già organizzato o tra le cerimonie delle coppie in seconde nozze, quelle di altre religioni o quelle che scelgono il rito civile. Cosa cambia rispetto alle unioni civili? La risposta è Nulla.

Esatto! Vedi che sei d’accordo con me?

Nota: se non lo fossi… in alto a destra c’è una simpatica X che puoi sentirti libero di schiacciare quando vuoi, non mi offendo e non me la prendo.

Tutto per dirti che… se non lo sapessi mi occupo anche di matrimoni arcobaleno, unioni civili, matrimoni LGBT… chiamalo come vuoi!

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Cosa puoi fare adesso?

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